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2024-03-28T22:48:42Z
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Occidente - Uso scorretto della Parola "Islamofobia"
tag:4freedoms.com,2011-04-15:3766518:Topic:51024
2011-04-15T18:36:01.662Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<p><strong>Perché usare la Parola “Islamofobia” è furorviante</strong></p>
<p>Di Tawfik Hamid, <a href="http://r20.rs6.net/tn.jsp?llr=bymmq7cab&et=1105165915896&s=2312&e=001fYWFNiIRtnmbCsCfLsN2yKFam33c-Mnj7YD7BcVh4a_r3Q7CmWMHA8Is1TFiKxHDRRIq482GZEYWMic6zOF9igvS8XNu00Q13hL9HTHjpFx5W5s-cbTLRA==" target="_blank">www.tawfikhamid.com</a> </p>
<p><a href="http://www.ahl-alquran.com/English/show_news.php?main_id=16815" target="_blank">Source</a></p>
<p>Diffamare con il termine…</p>
<p><strong>Perché usare la Parola “Islamofobia” è furorviante</strong></p>
<p>Di Tawfik Hamid, <a target="_blank" href="http://r20.rs6.net/tn.jsp?llr=bymmq7cab&et=1105165915896&s=2312&e=001fYWFNiIRtnmbCsCfLsN2yKFam33c-Mnj7YD7BcVh4a_r3Q7CmWMHA8Is1TFiKxHDRRIq482GZEYWMic6zOF9igvS8XNu00Q13hL9HTHjpFx5W5s-cbTLRA==">www.tawfikhamid.com</a> </p>
<p><a target="_blank" href="http://www.ahl-alquran.com/English/show_news.php?main_id=16815">Source</a></p>
<p>Diffamare con il termine Islamofobia, è una tattica aggressiva resa popolare dagli apologeti dell’Islam radicale, al fine di mettere a tacere gli individui che cercano di dire la verità circa l’Islam jihadista.</p>
<p>Lo spirito “la miglior difesa è un buon attacco”, che fa accusare di Islamofobia, è stato vastamente dispiegato in questo Paese per sopprimere l’attenzione dal le motivazioni islamiche jihadiste di chi ha perpetrato l’attacco dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Piû recentemente, la diffamazione per Islamofobia è stata utilizzata con rinnovato vigore per discreditare il repubblicano Peter Kind (degli Stati Uniti), le cui udienze congressuali hanno minacciato di esporre la realtà relativa alla base ideologica del Terrorismo. Le accuse di Islamofobia sono state pure usate per mettere a tacere Politici europei come Geerd Wilders ed Accademici britannici quali Patrick Sookhdeo.</p>
<p>Il termine psicologico Fobia, descrive una paura eccessiva ed <strong>irrazionale</strong>. La cosiddetta Islamofobia, invece, è un’appropriata volontà di esporre le solide prove relative a coloro che commettono atti di Terrore, e le loro motivazioni.</p>
<p>Le statistiche sono impressionanti. Secondo un recente sondaggio ( <a target="_blank" href="http://r20.rs6.net/tn.jsp?llr=bymmq7cab&et=1105165915896&s=2312&e=001fYWFNiIRtnntmXMHLSzBJr0jxJceW7TThTvx7pRwgX26xdvpEldfNwlw1LA4rxOqk13c2KCEhNnwrFa9xQdNVlkOW9nRHaBHXvm6TKMCtkgTArZG3hrxKkIOJiHr2tKv4Uzy0ZFinqnmgw39eaJ1CH5lP_ve-DdV2MYfN-8B1ySS-SEjqWgKSGyMH6Ny2rjA1LRx57xrfgo=">According to a recent survey</a> ) da parte del Dipartimento di Giusitzia, mentre gli islamici costituiscono circa l’1% della popolazione americana, essi contribuiscono all’80% del Terrorismo nostrano. Secondo questi dati, la probabilità che un islamico americano compia un atto terroristico negli Stati Uniti, è approssimativamente 400 volte maggiore rispetto alla probabilità che sia un non-islamico americano a compiere un atto di Terrore. Inoltre, la vasta preponderanza degli atti di Terrore, avvenuti internazionalmente, durante la passata decade, sono stati compiuti da Gruppi islamici radicali ( una lista di questi attacchi di Terrore, che ha già ecceduto i 15 mila attacchi da parte di islamisti radicali, dall’11 settembre, è disponibile su: <a target="_blank" href="http://r20.rs6.net/tn.jsp?llr=bymmq7cab&et=1105165915896&s=2312&e=001fYWFNiIRtnloN2X9Ejw58lq-BulHGeTgXWOQyKoxq7j4EtLZLvjlFCpAGGb459gF-bd-bs3RxIMYMx62HcwEXN5lS0UFoxSgpvjODnGh5aRw9L3Mrc8NZORJ7k4yITmO">http://www.thereligionofpeace.com</a> ).</p>
<p>Inoltre, le SOLE Nazioni che puniscono o uccidono – nei nostri tempi moderni – per crimini religiosi sono gli Stati a maggioranza islamica.</p>
<p>Allo stesso modo, uno degli ideali centrali della Legge (islamica) della Shari’a, che è approvata da TUTTE le Scuole maggiori di Giurisprudenza islamica – persino oggi – è quello di dichiarare Guerra contro i non-islamici per diffondere l’Islam attorno al globo. Questo ha condotto diversi dei suoi praticanti a credere che gli atti violenti sono modi legittimi per realizzare quel obiettivo.</p>
<p>Quanto sopra può solo essere aggiunto alle pratiche della Legge della Shari’a nei Paesi islamici, quali l’uccisione degli apostati e degli stregoni, impiccare i gay, i delitti d’onore, la lapidazione degli adulteri, e l’uso della violenza contro le donne. La realtà è che, è raro – nei nostri tempi moderni – vedere simili atrocità praticate nel nome di qualsiasi altra Religione, diversa dall’Islam.</p>
<p>La mancanza di potenti denunce nel mondo islamico o da parte di scolari islamici di punta, circa le atrocità summenzionate, aggiunge semplicemente più benzina al fuoco. Infatti, molti, se non la loro maggioranza, degli Istituti e degli scolari islamici effettivamente promuovono questi valori. Questi sono fatti e NON credenze irrazionali. Perciò, definire la paura dell’Islam “Islamofobia” è chiaramente inappropriato e fuorviante.</p>
<p>Le Autorità della salute americana hanno recentemente iniziato a condurre dei test per valutare le irradiazioni nucleari dei cibi importati dal Giappone. La gente del Giappone non sta etichettando queste azioni, che proteggono la gente americana dalle perdite provenienti dai reattori nucleari provati, come “Giapanofobia”. Non stanno lamentandosi che questa raccolta d’informazioni è una risposta discriminante verso il Giappone.</p>
<p>Similmente, selezionare gli islamici perché siano valutati – nell’ambito del Contro-terrorismo - nelle udienze congressuali, da parte del repubblicano Peter King o in altre forme di ricerca, è una risposta appropriata ai fatti e ai pericoli relativi al Terrorismo islamico.</p>
<p>La mancanza nell’intraprendere passi appropriati per valutare un pericolo statisticamente provato, viola il Mandato costituzionale del Governo federale di proteggere i suoi cittadini dalla “Violenza domestica”. Inoltre, i risultati relativi all’ignorare le radici islamiche del Terrorismo, possono essere disastrosi. Eppure, forse a causa dello spirito di buona Volontà americano, assieme all’indirizzo politico prevalente di Correttezza politica, le tattiche d’intimidazione diffamanti tramite il termine “Islamofobia” sono state tutte troppo efficaci nell’inibire i nostri Leader politici ed i Media americani, dal perseguire una comprensione del ruolo dell’Ideologia religiosa nel Terrorismo islamico. Il risultato è stato una pubblica comprensione confusa ed infangata in seno ai nostri Dipartimento di Stato, Congresso, e Sicurezza interna [Homeland Security].</p>
<p>In conclusione, la paura dell’Islam non può essere descritta come “Islamofobia”, poiché questa paura è basato su fatti e realtà, piuttosto che sull’irrazionalità, come la parola “Fobia” indicherebbe. Le preoccupazioni americane per cui gli insegnamenti religiosi siano un fattore primario nel Terrorismo contemporaneo, devono essere tenute in considerazione, non soppresse tramite tattiche diffamatorie. Gli americani che si permettono di essere messi a tacere tramite accuse di “Islamofobia”, servono da facilitatori dell’Islam. Infine, la paura dell’Islam può essere cambiata SOLO quando il mondo islamico si sfida a cambiare i summenzionati fatti e realtà.</p>
<p> </p>
Mondo - Cos'è l'Islamofobia (di Valentina Colombo)
tag:4freedoms.com,2011-03-15:3766518:Topic:42918
2011-03-15T11:16:57.479Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<h1>Islamofobia</h1>
<p><b>di <a href="http://www.hudson-ny.org/author/Valentina+Colombo">Valentina Colombo</a><br></br>2.2.2011 4:30 am</b></p>
<p class="noscreen"><b><a href="http://www.hudson-ny.org/1846/islamophobia">http://www.hudson-ny.org/1846/islamophobia</a></b></p>
<p>Il termine Islamofobia è ora comune sia in Occidente che in Medio Oriente, nei media, ma allo stesso tempo è spesso malamente usato e mal interpretato. La prima e più immediata definizione viene dall’etimologia della parola…</p>
<h1>Islamofobia</h1>
<p><b>di <a href="http://www.hudson-ny.org/author/Valentina+Colombo">Valentina Colombo</a><br/>2.2.2011 4:30 am</b></p>
<p class="noscreen"><b><a href="http://www.hudson-ny.org/1846/islamophobia">http://www.hudson-ny.org/1846/islamophobia</a></b></p>
<p>Il termine Islamofobia è ora comune sia in Occidente che in Medio Oriente, nei media, ma allo stesso tempo è spesso malamente usato e mal interpretato. La prima e più immediata definizione viene dall’etimologia della parola stessa: una Fobia è una paura irrazionale, in questo caso dell’Islam.</p>
<p>Quando si cerca di datare la nascita dell’”Islamofobia” in Occidente, la gente tende a risalire al periodo immediatamente successivo all’11 settembre 2001.</p>
<p>Nel 1996, la Runnymede Trust ha stabilito una Commissione sugli Islamici britannici e l’Islamofobia, e nel 1997 ha emesso un rapporto: <i>Islamophobia: A Challenge for Us All (Islamofobia, una Sfida per tutti noi)</i> in cui “Islamofobia” è stata definita come “un punto di vista o una veduta mondiale, che include un infondato terrore o disamore verso gli islamici , che risulta in pratiche d’esclusione e di discriminazione”. Lo stesso rapporto identifica otto percezioni relative all’Islamofobia:</p>
<ol>
<li>l’Islam è visto come blocco monolitico, statico, insensibile al cambiamento;</li>
<li>è visto come separato dagli “altri”. Non ha valori comuni con altre Culture, e nemmeno viene influenzato da esse come non le influenza;</li>
<li>è visto come inferiore all’Occidente. È visto come barbarico, irrazionale, primitivo, e sessista;</li>
<li>è visto come violento, aggressivo, minaccioso e che supporta il terrorismo, e che è impegnato nello scontro fra Civiltà;</li>
<li>è visto come Ideologia politica, usata per vantaggi politici o militari;</li>
<li>la critica fatta “all’Occidente” da islamici viene rigettata ignorandola;</li>
<li>l’ostilità verso l’Islam è usata per giustificare pratiche discriminatorie verso gli islamici e per escludere gli islamici dalla società di maggioranza;</li>
<li>l’ostilità anti islamica è visita come naturale e normale.</li>
</ol>
<p>Ma l’Islam non può essere visto come un blocco monolitico – un detto di Muhammad si riferisce al fatto che “non ci sono monaci nell’Islam” – così ci possono essere tanti Islam quanti sono gli islamici . Quando l’Occidente guarda all’Islam come ad un monolitico, rappresentato dal Terrorismo e dall’Islam radicale, è sulla via di diventare islamofobico, ma potrebbe sentirsene giustificato. In modo controverso, i terroristi, i jiahdisti islamisti e gli islamisti radicali, tendono a dirsi rappresentanti dell’unico vero Islam, one che sogna la rinascita della <i>Umma</i> (Nazione internazionale dell’Islam) ideale. E poiché l’Occidente è ignorante in merito alle varietà di Islam, gli islamisti radicali possono comprensibilmente sentirsi tentati di trarre profitto da questa ignoranza.</p>
<p>Laddove Stephen suleyman Schwartz definisce l’Islamofobia come: “la condanna dell’interezza dell’Islam, e (vedere) la sua Storia come estremista, negando l’esistenza della maggioranza islamica moderata, e riguardare l’Islam come problema per il Mondo, e minacciare conflitti che coinvolgono gli islamici e come fosse necessariamente la loro propria colpa, insistere che gli islamici appongano cambiamenti alla loro Religione, ed incitare la guerra contro l’Islam nella sua interezza”. È importante mantenere chiaro cosa sia effettivamente islamofobico – immaginario e paranoico – e cosa non lo sia.</p>
<p>Dal 2008, l’Organizzazione della Conferenza Islamica (OCI) – tutte le 56 Nazioni arabe e islamiche, più l’Autorità Palestinese – ha dato avvio ad un osservatorio sull’Islamofobia, completo di conferenze annuali e rapporti. La presentazione di un secondo rapporto annuale (2009), da Segretario Generale turco Ekmeleddin Ihsanoglu, dichiara: “l’Islam è una religione che implica “pace” sin dalla sua propria nomenclatura”. (Nota: la parola “Islam” significa “Sottomissione”. Questa può essere considerata come “Pace” – perché va di moda). “Esso invoca il rispetto per tutti i Credo religiosi ed abbraccia la verità delle Fedi abramitiche precedenti. Riafferma i precedenti Profeti, e non permette, in nessuna circostanza e in quanto a credenza, un qualsiasi attacco ai Profeti o ad altri simboli religiosi della Cristianità o del Giudaismo. In questo contesto deve essere enfatizzato e compreso che l’Islam non è un concorrente della Cristianità e del Giudaismo”.</p>
<p>“Islamofobia significa la proliferazione contemporanea della discriminazione contro gli islamici e la distorsione dell’Islam, ed è parzialmente dovuto all’ignoranza ed alla mancanza di comprensione dell’Islam, in Occidente. Sarebbe uno sventurato errore di giudizio credere che l’Islam sia collegato al Terrore, che sia intollerante verso gli altri Credo religiosi, e che i suoi valori e le sue pratiche siano non democratiche; che favorisca la repressione della Libertà di espressione e mini i Diritti umani.”</p>
<p>Questa dichiarazione è una pericolosa generalizzazione dell’Islam e degli islamici. Soprassiede il problema, quale sia Ihsanoglu che altri scolari islamici sarebbero incapaci di negare, ovvero che l’Islam dichiara di considerarsi quale l’ultima, suprema(zista) Religione monoteistica, e che crede che il Giudaismo e la Cristianità abbiano messo mano ai Testi sacri (Corano 2:75; 4:46; 5:13; 5:41). Il termine <i>tahrif</i> (alterazione), viene generalmente compreso come se precedenti Comunità religiose, sia tramite l’alterazione testuale che l’errata interpretazione, abbiano eliminato riferimento circa l’avvento di Muhammad, contenuto nella Bibbia ebraica e nei Vangeli.</p>
<p>Per quanto concerne la Libertà di espressione, uno non può negare che l’Islam condanni l’apostata, come dichiarato dalla Fatwa emessa dal Concilio europeo delle Fatwa e della ricerca, con sede a Dublino: “tutti i giuristi islamici concordano che l’apostata debba essere punito. Comunque, differiscono circa la punizione stessa. La maggioranza di loro sceglie l’uccisione, ovvero che l’apostata sia sentenziato a morte”. Ci sono, come sappiamo, uccisioni terroriste in nome di Allah – come l’11 settembre statunitense o il 7 luglio londinese, o i bombardamenti a Madrid e le esecuzioni di Theo Van Gogh, Daniel Pearl, di Nick Berg e di molti altri l’hanno dimostrato -.</p>
<p>Il pericolo relativo alla posizione dell’OCI, è una totale mancanza di auto critica. L’OCI non ammette che l’Islam abbia un problema in sé: non ha autorità centrale come il Papa per la Cristianità, e mentre il Corano chiede la comprensione delle altre Religioni, allo stesso tempo ordina la Jihad e l’uccisione degli infedeli.</p>
<p>Per quanto riguarda organizzazioni come l’OCI e altre associazioni islamiche – quali il CAIR negli Stati Uniti o il FIOE in Europa – essi non riconoscono che l’Islam abbia sempre avuto problemi con l’interpretazione dei Testi sacri: sin dal primo inizio dell’Islam ci sono state divisioni e lotte in seno all’Islam.</p>
<p>L’attuale lotta contro l’Islamofobia può essere definita come una lotta ideologica gestita dagli islamisti radicali e politici, contro l’Occidente e la sua Libertà di espressione – cosicché in Europa, chiunque critichi un qualche tipo di Islam o dei suoi membri, diventa colpevole di “Islamofobia”. Come è accaduto nell’(Iniziativa) svizzera sui minareti, l’OCI ha definito l’(Iniziativa) come un atto d’Islamofobia, senza riguardo per il fatto che l’(Iniziativa) non era contro le moschee in generale.</p>
<p>Il riassunto esecutivo del rapporto dell’OCI dichiara pure: “la posizione dell’OCI su questa importante questione è fermamente ancorata in quanto è previsto dalla Legge internazionale, e si rifà principalmente a Strumenti legali internazionali. Per esempio la Dichiarazione universale dei Diritti umani, nel suo paragrafo 7 stipula: “tutti beneficiano di uguale protezione contro ogni discriminazione e contro ogni incitamento ad una simile discriminazione”., e l’articolo 12: “nessuno deve essere soggetto ad attacchi al suo onore e reputazione, eccetera”.</p>
<p>Ciò che è importante notale è che sebbene il riassunto esecutivo si riferisce alla Dichiarazione universale dei Diritti umani, nel 1990 gli Stati membri dell’OIC hanno adottato al Cairo “la Dichiarazione del Cairo sui Diritti umani” (CDHRI), che fornisce una visione islamica sui Diritti umani, <i>e che afferma che la Legge islamica della Shari’a è la sua unica fonte.</i> La CDHRI ha dichiarato che il suo proposito è di essere “la guida generale per gli Stati membri dell’OIC nel campo dei Diritti umani”. La CDHRI è, quindi, una risposta islamica alla Dichiarazione universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite, del 1948, post II. Guerra mondiale, piuttosto che un appoggio di questa.</p>
<p>Sebbene l’articolo 10 della Dichiarazione del Cairo afferma anche: “l’Islam è quella Religione che non sfrutta. È proibito esercitare qualsiasi forma di forzatura su un uomo, o sfruttare la sua povertà o la sua ignoranza al fine di convertirlo ad un’altra Religione o all’Ateismo”, l’articolo 22(a) dichiara che “ognuno deve avere il Diritto di esprimere la sua opinione liberamente <i>in modo tale che ciò non sia contrario ai principi della Shari’a</i>”. L’articolo 22(b) continua: “chiunque deve avere il Diritto a chiedere ciò che è giusto, a propagare ciò che è buono, e a mettere in guardia da ciò che è sbagliato e male<i>, secondo le norme della Shari’a islamica”.</i> E l’articolo 22(c) dichiara: “<i>l’informazione</i> è una necessità vitale per la società. <i>Non può essere sfruttata o usata malamente in modo da violare la santità e la dignità dei Profeti, di minare o disintegrare i valori morali e etici, di corrompere o danneggiare la società, o di indebolire la sua Fede”.</i></p>
<p>Perché un’istituzione che non accetta la Dichiarazione universale dei Diritti umani chiede ora che questa venga implementata, usandola come arma per mettere a tacere chiunque critichi una qualsiasi cosa o persona, cosa che potrebbe mettere in questione qualcosa relativo all’Islam – e senza fare distinzione fra gli islamici radicali e quelli liberali?</p>
<p>L’OCI è riuscita a monopolizzare le Nazioni Unite, il Concilio d’Europa e i governi occidentali – usando la Democrazia e le Leggi occidentali per istituire l’inizio della censura.</p>
<div><p><b>Related Topics:</b> <a href="http://www.hudson-ny.org/author/Valentina+Colombo">Valentina Colombo</a></p>
</div>
<p> </p>
Mondo - Origini della parola "Islamofobia"
tag:4freedoms.com,2011-02-20:3766518:Topic:37975
2011-02-20T16:24:33.632Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<p><span class="font-size-4">Osservatorio degli Islamici moderati: come vi è stato fatto ingoiare il Termine “<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>”</span><br></br><a href="http://ricochet.com/main-feed/Moderate-Muslim-Watch-How-the-Term-Islamophobia-Got-Shoved-Down-Your-Throat">[ Moderate Muslim Watch: How the Term "Islamophobia" Got Shoved Down Your Throat ]<br></br></a><a href="http://ricochet.com/Profile/Claire-Berlinski-Ed">Claire Berlinski, Ed.</a> · 24 novembre 2010, 1:59</p>
<p>Salim…</p>
<p><span class="font-size-4">Osservatorio degli Islamici moderati: come vi è stato fatto ingoiare il Termine “<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>”</span><br/><a href="http://ricochet.com/main-feed/Moderate-Muslim-Watch-How-the-Term-Islamophobia-Got-Shoved-Down-Your-Throat">[ Moderate Muslim Watch: How the Term "Islamophobia" Got Shoved Down Your Throat ]<br/></a><a href="http://ricochet.com/Profile/Claire-Berlinski-Ed">Claire Berlinski, Ed.</a> · 24 novembre 2010, 1:59</p>
<p>Salim Mansur, sul quale stavo pensando di scrivere da qualche tempo, mi ha gentilmente inviato il link alla sua intervista ( <a target="_blank" href="http://www.investigativeproject.org/2008/mansur-ignoring-muslim-on-muslim-violence">interview</a> ) con l’Investigative Project on Terror:</p>
<p>Mansur, un Islamico nato in India, ha aperto un caso scottante per cui il Governo statunitense e i Medi occidentali ignorano il vero pericolo per gli islamici attorno al mondo: terrore, intimidazione, repressione e genocidio commessi dai loro compagni islamici.</p>
<p>Il punto che solleva successivamente è uno che sollevo continuamente, sebbene abbia l’impressione di gridare al vento:</p>
<p>il Governo statunitense e i Media aiutano a sviare le Priorità, dice Mansour, ciò che avvantaggia gli islamici e va a discapito degli islamici ordinari.</p>
<p>L’Amministrazione Obama sta inviando “messaggi confusi”, corteggiando Gruppi islamici come il Council on American-Islamic Relations (CAIR), la Islamic Society of North America (ISNA), e il Muslim Public Affairs Council (MPAC), mentre zittisce gli islamici non-islamisti.</p>
<p>Secondo Mansour, questi Gruppi, frequentemente citati nei Media come rappresentanti degli islamici americani, sono spessi collegati ad Organizzazioni radicali come i Fratelli Musulmani. Quale risultato, gli americani non hanno più udito “chiare, senza ambiguità, categoriche” denunce per gli attacchi bombaroli suicidi, da parte di Organizzazioni islamiche statunitensi, dall’11 settembre. Questi Gruppi islamici hanno pure mancato di parlare chiaramente contro la Sharia e la repressione delle donne nel Mondo islamico.</p>
<p>"Né CAIR né ISNA – e nemmeno qualche altra Organizzazione (islamista), per quanto ne so, sono uscite dicendo che noi, in quanto ad islamici in Occidente, abbiamo prospettive diverse sulla questione della Shari’a …, e noi stiamo per modificare ciò”, ha detto.</p>
<p>La maggior parte degli americani, io penso, riconoscerà il nome CAIR. Gli altri si rappresentano una zuppa acrostica nella mente, sebbene questi dovrebbero essere nomi noti – come il TSA, un altro acronimo per cui dobbiamo ringraziare le stesse persone.</p>
<p>Genuinamente, gli islamici moderati (ancora una volta, sì, essi esistono e sì, ce ne sono tanti di loro) stanno lottando disperatamente per farsi ascoltare sopra il boato causato da questi Gruppi, che sono profusamente finanziati dai sauditi ( <a target="_blank" href="http://www.jihadwatch.org/2010/01/cairs-honest-ibe-hooper-caught-boasting-about-getting-saudi-money----which-he-has-denied-getting-in.html">lavishly funded by the Saudis</a> ) e connessi, ideologicamente, storicamente e finanziariamente – ai più deplorevoli estremisti nel Mondo islamico. Gli estremisti a cui essi sono connessi, mi si scusi la chiarezza vogliono morti gli islamici come Salim Mansour. Essi vogliono morto pure te. E questi Gruppi sono riusciti a configurare il Programma politico e culturale in Occidente, ad un livello che dovrebbe shockare qualsiasi persona pensante.</p>
<p>La parola “<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>” è un buon esempio. Molti di voi, sono certa, hanno sentito un’ondata di irritazione nel sentire la parola, utilizzata per scaricare le vostre preoccupazioni riguardo a ciò che sono ovviamente patologie realissime nel Mondo islamico. Mi trovo particolarmente contrariata quando la parola viene applicata a me; per l’amor di Dio, siedo qui nel cuore di una città con 20 milioni di islamici, perché <i>sarei</i> io qui se l’Islam stesso mi facesse venire di questi fumi? La frase “alcuni dei miei migliori amici sono islamici” è più che un cliché, nel mio caso; <i>la maggior parte</i> dei miei migliori amici sono islamici, <i>tutti</i> i miei vicini sono islamici, ed il modo in cui vive la mia vita non avrebbe senso affatto, e soffrissi di una Fobia – una “paura intensa ed irrazionale” come la definisce il dizionario, una caratterizzata da “un eccessivo ed irragionevole desiderio di evitare lo stimolo temuto” – quello dell’Islam. Sarei come un’aracnofobica che va in giro fra gli fasci di legna. Ora: lo farei?</p>
<p>I ho una paura <i>razionale</i>, comunque, dell’Islam politico, particolarmente del Wahhabismo e delle Forzature rivoluzionarie iraniane, che costituiscono una minaccia veramente reale non solo per me e per l’Occidente ma, come lo fa notare correttamente Mansour, costituiscono una minaccia ancora più grande per i miei amici e vicini.</p>
<p><b>Ora, qui c’è un dettaglio che voi potreste prendere seriamente in considerazione: il neologismo “<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>” non emerge semplicemente <i>ex</i> <i>nihilo</i>. È stato inventato, deliberatamente, da un’Organizzazione al fronte dei Fratelli Musulmani, l’International Institute per Islamic Thought, che ha la sua base in Nord Virginia. Se questo nome non fa suonare particolari allarmi, dovrebbe: l’ho detto prima, e questo è particolarmente importante perché esso è stato co-fondato da Anwar Ibrahim – l’eroe dell’Islam moderato che sta ora trotterellando attorno al Mondo paragonando la sua piaga a quella di Aung San Suu Kyi ( <a target="_blank" href="http://thestar.com.my/news/story.asp?file=/2010/11/21/focus/7471866&sec=focus">comparing his plight to that of Aung San Suu Kyi.</a> ).</b></p>
<p><b>AbdUrRahman Muhammad, un ex-membro dell’IIIT, che ha rinunciato al Gruppo disgustato, e che è stato testimone oculare della creazione della parola, scrive che <a target="_blank" href="http://www.investigativeproject.org/2164/whether-or-not-ground-zero-mosque-is-built-us">he writes</a>: “questo termine controverso”, non è altro che un cliché taglia-lingua, concepito negli intestini del bacino di pensiero islamico, allo scopo di atterrare i critici.</b></p>
<p>In un altro articolo concernente i molti islamici moderati ( <a target="_blank" href="http://www.investigativeproject.org/2217/moderate-muslim-speak-out-on-capitol-hill">many moderate Muslims</a> ), le cui voci sono state sommerse dai Gruppi al fronte dei Fratelli Musulmani, finanziati dai sauditi, Muhammad descrive la strategia dietro l’invenzione della parola:</p>
<p>Nello sforzo di silenziare i critici dell’Islam politico, gli avvocati hanno avuto bisogno di uscirsene con una terminologia che avrebbe permesso loro di ritrarre loro stessi come vittime. Muhammad ha detto che era presente quando i suoi alleati di un tempo, incontrandosi negli uffici dell’International Institute for Islamic Thought (IIIT) nel Nord Virginia, anni fa, coniarono il termine “<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>”.</p>
<p><b>Muhammad ha detto che gli islamismi hanno deciso di emulare gli attivisti omosessuali che avevano usato il termine “Omofobia” per mettere a tacere i critici. Ha detto che il Gruppo che si trovava presso l’IIIT vedeva l’”<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>” come un modo per “battere i loro critici”.</b></p>
<p>Immaginatevi realmente la scena: un fascio di islamismi che ammirano quanto astutamente “le regine” – gente che nel loro Mondo ideale sarebbe servita con frustate o l’impiccagione – hanno ritratto i loro critici, ovvero come mentalmente disturbati. “Brillante. Lasciateci prender qualcosa da loro e poi ammazziamoli”. In altre parole, l’associazione dell’Anti-islamismo – la forma più nobile di Anti-totalitarismo socialista - con dei poveracci che, in preda ad un Panico psicosessuale, stigmatizzano i gay, non è stato solo incidente linguistico della Storia. Questi tipi erano seduti là, in Virginia, e pensavano veramente al modo migliore di sfruttare la debolezza della psiche occidentale. E se ne sono venuti fuori con questa parola – ed ammettetelo: è geniale. Vi sfido a trovarne una migliore se volete incatenare l’Occidente. E loro l’hanno commercializzata con i petrodollari, ed ora essa pilota veramente il Discorso e la Politica pubblici mondialmente. Mi è stato chiesto, quando recentemente sono stata presso un Notiziario televisivo turco, se il Tea Party fosse “<span style="color: #ff0000;">islamofobico</span>”. Questo è quello che odono qui, in Turchia, grazie all’IIIT. Non è un concetto indigeno turco, ve lo assicuro.</p>
<p>Il fatto che l’IIIT sia stato co-fondato da Anwar Ibrahim, che è ora a processo per <i>sodomia</i> – un’accusa omofobica -, cosa che farebbe sorridere per via della sua desolante ironia, se soltanto Anwar non fosse riuscito a far passare sé stesso come il tesoro moderato della Moderazione islamica ( <a target="_blank" href="http://www.atimes.com/atimes/Southeast_Asia/HH08Ae01.html">moderate darling of Muslim moderation</a> ), la piaga del quale ore dovrebbe scuotere le coscienze socialiste occidentali, indipendentemente dal fatto che lui stesso le abbia sfruttate. Leggi l’intervista del link, completamente se hai tempo, e considera le sue molte implicazioni. E commenta le tue parti favorite.</p>
<p>Questo è un altro caso – come la rivelazione che abbiamo versato dei soldi per “negoziazioni” segrete con qualche burattino che faceva finta di rappresentare i Talebani – in cui l’incompetenza della nostra Politica estera è aldilà d’ogni immaginazione. (Mi è perfettamente comprensibile quando i turchi mi dicono che tutto questo <i>deve</i> essere un’elaborata cospirazione ed un sotterfugio, poiché tutti sanno che gli americani non sono così stupidi. Se soltanto avessero ragione.)</p>
<p>Così Anwar Ibrahim – il nostro uomo moderato in Malaysia – è l’uomo moderato dietro gli sforzi orwelliani per rendere l’Occidente incapace di obiettare <i>anche solo verbalmente</i> all’Islam politico. Il dono dell’”<span style="color: #ff0000;">Islamofobia</span>” è solo l’inizio della storia. La ricercatrice <a target="_blank" href="http://www.acdemocracy.org/article/invent_index.php?id=1044">Rachel Ehrenfeld</a> ha redatto un eccezionale rapporto investigativo in merito ad Anwar, e al supporto che egli ha ricevuto in Occidente. Ce n’è abbastanza per farti piangere.</p>
<p>Me l’ha mandato in formato .pdf. L’ho letto. È lungo, e ci vuole pazienza – lei ha setacciato un’incredibile quantità di prove documentate, atti giudiziali, certificati finanziari e dichiarazioni fiscali; lei ha laboriosamente rintracciato l’intera triste e sordida rete. Ciò rappresenta probabilmente mesi di ricerca da parte sua -. Mi ci sono volute alcune ore per leggerlo attentamente. Entro la fine, non hai più molti dubbi.</p>
<p>Ma devi aver la volontà di spendere qualche ora a leggerlo, per afferrare veramente come stanno le cose – e apparentemente, il Mondo ha troppo poco tempo o semplicemente non è tanto curioso. È più facile citare le parole di Paul Wolfowitz: Anwar è “uno degli esseri umani più meravigliosi della vita pubblica di ogni dove”, egli dice con abbondanza. “Sono uomini come lui”, egli dice “che condurranno ad un cambiamento attraverso il Mondo islamico”. Sfortunatamente, in questa stima, ha ragione.</p>
<p>Dov’è il rapporto Ehrenfeld, vi chiedete? Dove potete leggerlo? Non potete. Non è mai stato pubblicato. Non c’è molto Mercato per lavori come questo, tempo. È troppo <span style="color: #ff0000;">islamofobico</span>.</p>
Mondo - Risoluzione internazionale contro la Diffamazione delle Religioni, Versione 2010-2011
tag:4freedoms.com,2011-02-19:3766518:Topic:38047
2011-02-19T17:29:39.435Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<p><b> (**) Risoluzione internazionale contro la Diffamazione delle Religioni [ultima Versione]<br></br></b>[ <a href="http://blog.unwatch.org/wp-content/uploads/defamation-of-religion-2010-hrc.pdf">http://blog.unwatch.org/wp-content/uploads/defamation-of-religion-2010-hrc.pdf</a> ]</p>
<p> </p>
<p>GE.10-11977</p>
<p> </p>
<p><b>Concilio dei Diritti umani</b></p>
<p><b>XIII. sessione</b></p>
<p>9. Trattando in Programma</p>
<p><b>Razzismo, Discriminazione razziale, Xenofobia e Forme correlate di…</b></p>
<p><b> (**) Risoluzione internazionale contro la Diffamazione delle Religioni [ultima Versione]<br/></b>[ <a href="http://blog.unwatch.org/wp-content/uploads/defamation-of-religion-2010-hrc.pdf">http://blog.unwatch.org/wp-content/uploads/defamation-of-religion-2010-hrc.pdf</a> ]</p>
<p> </p>
<p>GE.10-11977</p>
<p> </p>
<p><b>Concilio dei Diritti umani</b></p>
<p><b>XIII. sessione</b></p>
<p>9. Trattando in Programma</p>
<p><b>Razzismo, Discriminazione razziale, Xenofobia e Forme correlate di Intolleranza.</b></p>
<p><b>Seguito ed Implementazione della Dichiarazione di Durban, e del Programma d’Azione del Pakistan (a nome dell’Organizzazione della Conferenza Islamica):</b></p>
<p><b>Bozza di Risoluzione 13/… per combattere la Diffamazione delle Religioni</b></p>
<p><i> </i></p>
<p><i>Il Concilio dei Diritti umani,</i></p>
<p><i>riaffermando</i> il Patto fatto da tutti gli Stati nella Carta delle Nazioni unite per promuovere ed incoraggiare il Rispetto universale per, e l’Osservanza di, i Diritti umani e le Libertà fondamentali per tutti, senza Distinzione di Razza, Sesso, Lingua o Religione,</p>
<p><i>riaffermando</i> pure che tutti i Diritti umani sono universali, indivisibili, interdipendenti e correlati fra loro,</p>
<p><i>ricordando</i> che i Risultati del Summit mondiale del 2005, riconosciuti dall’Assemblea generale nella sua Risoluzione 60/1 del 16 Settembre 2005, in cui l’Assemblea ha enfatizzato le Responsabilità di tutti gli Stati, conformemente alla Carta, relativa al Rispetto dei Diritti umani e delle Libertà fondamentali di tutti, senza Distinzione di un qualche tipo, ha riconosciuto l’Importanza del Rispetto e della Comprensione della Diversità culturale in tutto il Mondo,</p>
<p><i>riconoscendo</i> il valevole Contributo di tutte le Religioni alla Civiltà moderna e il Contributo che il Dialogo fra le Civiltà può rendere tramite il Miglioramento della Consapevolezza e della Comprensione dei Valori comuni, condivisi da tutta l’Umanità,</p>
<p><i>accogliendo</i> il Proponimento espresso nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni unite,</p>
<p>adottata dall’Assemblea generale nella sua Risoluzione 55/2 l’8 Settembre 2000, per prendere Misure atte ad eliminare i crescenti Atti di Razzismo e di Xenofobia in molte Società e per promuovere una più grande Armonia e Tolleranza in tutte le Società e attendendo la sua effettiva Implementazione a tutti i Livelli,</p>
<p><i>sottolineando</i> a questo riguardo l’Importanza della Dichiarazione di Durban e il Programma d’Azione adottato dalla Conferenza mondiale contro il Razzismo, la Discriminazione razziale, la Xenofobia e l’Intolleranza relativa, tenutasi a Durban, in Sud Africa, nel 2001 (A/CONF.198/12) ed il Documento risultante dalla Revisione della Conferenza di Durban, tenutasi a Ginevra ad Aprile 2009 (A/CONF.211/8), e accogliendo il Progresso realizzato nell’implementarli, ed enfatizzando che essi costituiscono un solido Fondamento per l’Eliminazione del Flagello e di tutte le Manifestazioni di Razzismo, Discriminazione razziale, Xenofobie e relativa Intolleranza,</p>
<p><i>accogliendo</i> tutte le Iniziative internazionali e regionali, per promuovere l’Armonia interculturale e fre le Fedi, inclusi l’Iniziativa per l’Alleanza delle Civiltà, il Dialogo internazionale per la Cooperazione fra le Fedi per la Pace e l’Armonia, ed il Dialogo fra i Seguaci delle Religioni e delle Culture mondiali, ed i loro valevoli Sforzi fatti per Promuovere una Cultura della Pace e il Dialogo a tutti i Livelli,</p>
<p><i>accogliendo pure</i> i Rapporti del Rapportante speciale sulle contemporanee Forme di Razzismo, Discriminazione razziale, Xenofobia e relativa Intolleranza, sottomesse al Concilio nella sua quarta, sesta e nona Sessione (A/HRC/4/19, A/HRC/6/6 e A/HRC/9/12), in cui il Rapportante speciale ha evidenziato la seria Natura della Diffamazione di tutte le Religioni ed il Bisogno di Strategie legali complementari,</p>
<p><i>notando con profonda Preoccupazione</i> per i Casi di Intolleranza, Discriminazione, ed Atti di Violenza contro i Seguaci di certe Fedi, avvenuti in molte parti del Mondo, in aggiunta alla Proiezione negativa di certe Religioni nei Media e l’Introduzione di Leggi e Misure amministrative che discriminano specificatamente contro, e prendono di Mira, Persone con una certa Estrazione etnica e religiosa, particolarmente le Minoranze <span style="color: #ff0000;">islamiche</span>, in seguito agli Eventi dell’11 Settembre 2001, e che minacciano di impedire loro il pieno Godimento dei Diritti umani e delle Libertà fondamentali,</p>
<p><i>stressando</i> che la Diffamazione delle Religioni è un serio Affronto all’umana Dignità che conduce ad una Restrizione della Libertà di Religione dei suoi Aderenti e l’Incitamento all’Odio religioso ed alla Violenza,</p>
<p><i>notando con Preoccupazione</i> che la Diffamazione delle Religioni e l’Incitamento all’Odio religioso possono condurre alla Disarmonia sociale ed alle Violazioni dei Diritti umani, ed allarmati dall’Inazione di alcuni Stati nel combattere la Tendenza germogliante e le risultanti Pratiche discriminatorie contro gli Aderenti di certe Religioni e, in questo contesto, stressando il Bisogno di effettivamente combattere la Diffamazione di tutte le Religioni e l’Incitamento all’Odio religioso in generale, e contro <span style="color: #ff0000;">l’Islam</span> e gli <span style="color: #ff0000;">Islamici</span> in particolare,</p>
<p><i>convinti</i> che il Rispetto per la Diversità culturale, etnica, religiosa e linguistica, come pure il Dialogo fra, ed in seno a, le Civiltà, sono essenziali per la Pace e la Comprensione globali, mentre le Manifestazioni di Pregiudizio culturale ed etnico, l’Intolleranza religiosa e la Xenofobia generino Odio e Violenza fra la Gente e le Nazioni,</p>
<p><i>sottolineando </i>l’importante Ruolo dell’Educazione nella Promozione della Tolleranza, che coinvolge l’Accettazione, da parte del Pubblico, del – e del suo proprio – Rispetto per la Diversità,</p>
<p><i>notando </i>le varie Iniziative regionali e nazionali per combattere l’Intolleranza religiosa e razziale contro Gruppi e Comunità specifici ed enfatizzando, in questo contesto, il Bisogno di adottare un Approccio comprensivo e non discriminatorio per assicurare il Rispetto per tutte le Razze e le Religioni, come pure per le varie Iniziative regionali e nazionali,</p>
<p><i>richiamando</i> la sua Risoluzione 10/22 del 26 Marzo 2009 e la Risoluzione dell’Assemblea generale 64/156 del 18 Dicembre 2009,</p>
<p>1<i>. prende nota</i> del Rapporto dell’alto Commissario delle Nazioni unite per i Diritti umani sull’Implementazione della Risoluzione del Concilio dei Diritti umani 10/22, in cui è inclusa la possibile Correlazione fra la Diffamazione delle Religioni e l’Insorgenza dell’Incitamento, dell’Intolleranza e dell’Odio in molti parti del Mondo (A/HRC/13/57), e del Rapporto del Rapportante speciale sulle Forme contemporanee di Razzismo, di Discriminazione razziale, di Xenofobia e di relativa Intolleranza (A/HRC/12/38) presentato al Concilio nella sua XII. sessione;</p>
<p>2. <i>esprime profonda Preoccupazione</i> per la Stereotipizzazione negativa e la Diffamazione delle Religioni e per le Manifestazioni d’Intolleranza e di Discriminazione in questioni di Religione o di Credo, ancora evidenti nel Mondo, che hanno condotto all’Intolleranza contro i Seguaci di queste Religioni;</p>
<p>3. <i>deplora fortemente</i> tutti gli Atti di Violenza psicologica e fisica e gli Assalti, e l’Incitamento a compierli, contro Persone sulla base della loro Religione o del loro Credo, e a compiere questi Atti contro i loro Commerci, le loro Proprietà, i loro Centri culturali e i Luoghi di Preghiera, come pure prendere i mira i Luoghi sacri, i Simboli religiosi, e le Personalità venerale di tutte le Religioni;</p>
<p>4. <i>esprime profonda Preoccupazione</i> per le serie e continue Istanze di Stereotipizzazione deliberata delle Religioni, dei loro Aderenti, e delle Persone sacre nei Media, come pure per i Programmi e i Progetti perseguiti da Organizzazioni estremiste e Gruppi che intendono creare e perpetuare Stereotipi in merito a certe Religioni, in particolare quando questo viene condonato dai Governi;</p>
<p>5. <i>nota con profonda Preoccupazione</i> l’Intensificazione dell’onnipresente Campagna di Diffamazione delle Religioni ed Incitamento all’Odio religioso in generale, incluso il Profilamento etnico e religioso delle Minorità <span style="color: #ff0000;">islamiche</span> successivamente ai tragici Eventi dell’11 Settembre;</p>
<p>6. <i>riconosce </i>che nel Contesto della Lotta contro il Terrorismo, la Diffamazione delle Religioni e l’Incitamento all’Odio religioso in generale sono diventati Fattori aggravanti che contribuiscono alla Negazione dei Diritti e delle Libertà fondamentali dei Membri dei Gruppi presi di mira, come pure alla loro Esclusione economica e sociale;</p>
<p>7. <i>esprime profonda Preoccupazione</i> rispetto <span style="color: #ff0000;">all’Islam</span> che viene frequentemente ed erroneamente associato a Violazioni dei Diritti umani e Terrorismo e, a questo riguardo, si dispiace delle Leggi o delle Misure amministrative specificatamente designate per controllare e monitorare le Minoranze islamiche, e quindi stigmatizzandole e legittimando la Discriminazione che sperimentano;</p>
<p>8. <i>condanna fortemente</i> a questo riguardo il Divieto circa la Costruzione di Minareti di Moschee ed altre recenti Misure discriminatorie, che sono la Manifestazione <span style="color: #ff0000;">dell’Islamofobia</span> che sta in netta Contraddizione con le Obbligazioni internazionali relative ai Diritti umani concernenti le Libertà di Religione, Credo, Coscienza ed Espressione, e stressa che simili Misure discriminatorie alimenterebbero Discriminazione, Estremismo e Fraintendimenti, che conducono a Polarizzazione e Frammentazione con le sue Conseguenze pericolose, non volute e impreviste;</p>
<p>9. <i>riafferma</i> l’Impegno di tutti gli Stati per l’Implementazione, in modo integrato, della Strategia globale delle Nazioni unite contro il Terrorismo, adottata senza Voto dall’Assemblea generale nella sua Risoluzione 60/288 dell’8 Settembre 2006, e riaffermata dall’Assemblea nella sua Risoluzione 62/272 del 5 Settembre 2008, in cui chiaramente riafferma, inter Alia, che il Terrorismo non può e non deve essere associato con una qualche Religione, Nazionalità, Civiltà o Gruppo, come pure il Bisogno di rafforzare l’Impegno della Comunità internazionale per promuovere, fra altre Cose, una Cultura di Pace e di Rispetto per tutte le Religioni, i Credo, e le Culture, per prevenire la Diffamazione delle Religioni;</p>
<p>10. <i>deplora</i> l’Uso dei Media stampati, audio-visivi ed elettronici, incluso Internet, e qualsiasi altro Mezzo, per incitare Atti di Violenza, Xenofobia o relativa Intolleranza e Discriminazione contro qualsiasi Religione, come pure per prendere di mira Simboli religiosi e Persone venerate;</p>
<p>11. <i>enfatizza</i> che, come stipulato nella Legge internazionale sui Diritti umani, incluso l’Articolo 19 e 29 della Dichiarazione universale dei Diritti umani, e gli Articoli 29 e 20 della Convenzione internazionale sui Diritti politici e civili, Chiunque ha il Diritto di avere Opinioni senza Interferenza e il Diritto alla Libertà d’Espressione, l’Esercizio della quale porta con sé Doveri e Responsabilità speciali, e può perciò essere soggetta a Limitazioni solo per quanto previsto dalla Legge, necessarie per il Rispetto dei Diritti, o la Reputazione, degli Altri, per la Protezione della Sicurezza nazionale o dell’Ordine pubblico, della Salute pubblica o della pubblica Morale, e del Benessere generale;</p>
<p>12. <i>riafferma</i> che il Commento generale n. 15 del Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione razziale, in cui il Comitato ha stipulato che la Proibizione della Disseminazione di Idee basate sulla Superiorità, o sull’Odio, razziale, è compatibile con la Libertà di Opinione e di Espressione, ed è ugualmente applicabile alla Questione dell’Incitamento all’Odio religioso;</p>
<p>13. <i>condanna fortemente</i> ogni Manifestazione ed Atto di Razzismo, Discriminazione razziale e relativa Intolleranza contro Minorità nazionali, etniche, religiose, linguistiche e Migranti, e la Stereotipizzazione spesso applicata a loro, incluse quelle sulla base della Religione o del Credo, e chiede urgentemente a tutti gli Stati di applicare e, dove richiesto, rinforzare le Leggi esistenti quando simili Atti, Manifestazioni o Espressioni xenofobici o intolleranti avvengono, al fine di negare l’Impunità per coloro che commettono simili Atti;</p>
<p>14. <i>chiede urgentemente</i> a tutti gli Stati di fornire, in seno al loro Sistema legale e costituzionale, adeguata Protezione contro Atti di Odio, Discriminazione, intimidazione e Coercizione, risultanti dalla Diffamazione delle Religioni e dall’Incitamento all’Odio religioso in generale, e di prendere tutte le Misure possibili per promuovere la Tolleranza ed il Rispetto per tutte le Religioni e tutti i Credo;</p>
<p>5. <i>sottolinea</i> il Bisogno di combattere la Diffamazione delle Religioni e l’Incitamento all’Odio religioso in generale, rendendo le Azioni strategiche ed armonizzanti, a Livello nazionale, regionale ed internazionale, attraverso l’Educazione e l’Innalzamento della Consapevolezza;</p>
<p>16. <i>chiede a</i> tutti gli Stati di fare ogni Sforzo, in Accordo con le loro Legislazioni nazionali ed in Conformità con l Legge internazionale sui Diritti umani ed umanitaria, per assicurare che i Posti, i Siti, i Templi e i Simboli religiosi siano pienamente rispettati e protetti, e di prendere Misure aggiuntive nei Casi in cui essi siano vulnerabili di dissacrazione o distruzione;</p>
<p>17. <i>riconosce</i> il Dibattito di Idee aperto, costruttivo e rispettoso, come pure il Dialogo interreligioso ed interculturale, a Livello locale, nazionale e internazionale, può giocare un Ruolo positivo nel combattere l’Odio religioso, l’Incitamento e la Violenza;</p>
<p>18. <i>chiede</i> il Rafforzamento degli Sforzi internazionali per incoraggiare un Dialogo globale per la Promozione della Cultura della Tolleranza e della Pace a tutti i Livelli, basata sul Rispetto dei Diritti umani e della Diversità delle Religioni e dei Credo, e chiede urgentemente agli Stati, alle Organizzazioni non governative, ai Leader religiosi come pure ai Media stampati ed elettronici, di supportare e incoraggiare un simile Dialogo;</p>
<p>19. <i>prende Nota</i> apprezzandola, l’Intenzione dell’alto Commissario per aver fornito ulteriore Supporto allo Sviluppo progressivo della Legge internazionale dei Diritti umani, nel Rispetto della Libertà di Espressione, e dell’Incitamento all’Odio, alla Discriminazione e alla Violenza nel suo Piano strategico di Conduzione per il Periodo 2010-2011;</p>
<p>20. <i>accoglie</i> in questo senso i Piani dell’alto Commissario per l’Organizzazione di una Serie di Workshop professionali, per l’Esame della Legislazione, delle Pratiche giudiziali, e delle Politiche nazionali nelle differenti Regioni, al fine di stabilire diversi Approcci per proibire l’Incitamento all’Odio, come stipulato nell’Articolo 20 della Convenzione internazionale sui Diritti civili e politici, senza Pregiudizio relativamente al Mandato del Comitato creato ad Hoc sugli Standard complementari, e richiede all’alto Commissario di continuare a costruire su queste Iniziative, con una Visione che contribuisca concretamente alla Prevenzione ed all’Eliminazione di ogni Forma di Incitamento e delle sue Conseguenze, relativamente alla Stereotipizzazione negativa delle Religioni e dei Credo, e dei loro Aderenti, che intacca il Godimento dei Diritti umani degli Individui e delle Comunità in oggetto;</p>
<p>21. <i>richiede</i> al Rapportante speciale sulle Forme contemporanee di Razzismo, di Discriminazione razziale, di Xenofobia e relativa Intolleranza, di rapportare su tutte le Manifestazioni di Diffamazione delle Religioni, ed in particolare sull’Andamento delle serie Implicazioni <span style="color: #ff0000;">dell’Islamofobia</span>, relativamente al Godimento di tutti i Diritti da parte dei loro Seguaci, al Concilio, nella sua XV. sessione.</p>
<p> </p>
Mondo - Gli islamici devono riconoscere e contrattaccare i Messaggi violenti della loro Religione
tag:4freedoms.com,2010-04-02:3766518:Topic:20315
2010-04-02T18:31:04.000Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<p class="Titolo11" style="BACKGROUND: white; MARGIN: 7.5pt 0cm 6pt; LINE-HEIGHT: 150%"><span style="COLOR: black"><strong><font size="5">Gli islamici devono riconoscere, contrattaccare, i Messaggi violenti</font></strong></span></p>
<p class="MsoNormal" style="BACKGROUND: white; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: 150%"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Mercoledì 24 Mar 2010 <strong><span style="FONT-WEIGHT: normal; mso-bidi-font-weight: bold">- Tawfik…</span></strong></font></font></font></p>
<p class="Titolo11" style="BACKGROUND: white; MARGIN: 7.5pt 0cm 6pt; LINE-HEIGHT: 150%"><span style="COLOR: black"><strong><font size="5">Gli islamici devono riconoscere, contrattaccare, i Messaggi violenti</font></strong></span></p>
<p class="MsoNormal" style="BACKGROUND: white; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: 150%"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Mercoledì 24 Mar 2010 <strong><span style="FONT-WEIGHT: normal; mso-bidi-font-weight: bold">- Tawfik Hamid</span></strong></font></font></font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Molti nel mondo islamico ripetutamente esprimono rabbia quando l’Islam e il suo Fondatore vengono criticati. Questa rabbia è comprensibile, specialmente se prendiamo in considerazione la sensibilità relativa al parlare di questioni religiose.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Comunque, è vitale che il mondo islamico realizzi che la maggior parte – se non tutta – della critica dell’Islam e del Profeta è bastata su ciò che insegnano i tradizionali e principali libri islamici. In altre parole, è sleale dire che la critica dell’Islam sia basata o mitrata meramente sul pregiudizio contro la religione, specialmente quando vediamo migliaia di moschee e di scuole islamiche venir nei Paesi islamici e persino a volte da loro supportate.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Molte più limitazioni sono poste ai Diritti delle minoranze di costruire i loro templi religiosi o di praticare le loro religioni liberamente in Paesi islamici, rispetto a quanto non accada in Occidente. Per esempio, ai cristiani non è permesso avere le loro Bibbie con sé in Arabia Saudita, mentre gli islamici hanno piena libertà di avere il Corano negli Stati Uniti e nei Paesi europei.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Gli islamici DEVONO chiedere a loro stessi chi effettivamente discrimini contro l’altro: è l’Occidente a discriminare contro l’Islam o è il mondo islamico a discriminare contro la gente di altre fedi? Chi ha bisogno di cambiare e mostrare più tolleranza per le minoranze religiose, l’Occidente o il mondo islamico?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Inoltre, quando i talebani hanno distrutto le storiche statue del Buddah, il mondo islamico è virtualmente rimasto silente, che potrebbe indicare una forma di accettazione di questo atto barbarico. Gli islamici DEVONO chiedere a loro stessi, come si sarebbero sentiti se i buddisti, per esempio, avessero distrutto la moschea sacra della Mecca?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Inoltre, gli islamici beneficiano di piena libertà in Occidente di predicare ai non-islamici, e di convertirli all’Islam. All’opposto, gli islamici in generale diventano molto furiosi se scoprono che non-islamici stanno facendo proselitismo ad islamici per convertirli ad altre fedi. Infatti, fare proselitismo agli islamici è illegale in molti Paesi islamici.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Il mondo islamico ha bisogno di chiedersi, nuovamente: è l’Occidente che discrimina contro di loro, o sono gli islamici a discriminare contro gli altri?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Il mondo islamico deve realizzare che gli islamici stessi hanno creato l’immagine negativa dell’Islam in Occidente.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando i libri islamici principali della Sira (biografia del Profeta Mohammad che è stata essenzialmente scritta da islamici) insegna che il Profeta ha preso una donna come bottino di guerra dopo averla obbligata a vedere suo padre e suo fratello decapitati, gli islamici si aspettano che il Mondo dica “Wow, questo è meraviglioso modello di tolleranza!”</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando insegniamo in diversi libri islamici che il Profeta Mohammad ha detto che Allah gli ha ordinato di combattere il Mondo intero finché non si soggioga all’Islam, e negli attuali testi di Shari’a, che gli islamici devono sollevare guerre contro i non-islamici, ed offrire loro la scelta fra una delle seguenti opzioni: convertirsi all’Islam, pagare una tassa umiliante, o essere uccisi, ci aspettiamo che gli altri ci dicano che l’Islam è la religione di pace?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Mi chiede se gli islamici considererebbero queste azioni pacifiche, se i non-islamici dichiarassero guerra contro gli islamici al fine di diffondere la loro religione, o offrissero agli islamici di convertirsi, o di pagare una tassa umiliante, o di essere uccisi.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando i nostri libri islamici tradizionali menzionano che Mohammad ha ordinato ai suoi seguaci di torturare altri esseri umani, il mondo islamico si aspetto che altra gente ci dica che il Profeta dell’Islam è stato mandato come pietà per l’umanità?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando insegniamo in AlBukari (principale libri di Hadith per gli islamici sunniti) che il Profeta Mohammad ha sposato ed ha fatto sesso con una bambina di 9 anni, e che era solito a portarle bambole cosicché lei potesse giocare con loro, o che era solito ad avere sesso con le sue nove mogli in una sola notte, ci aspettiamo che il Mondo ci dica che il Profeta era un modello da seguire per tutta l’umanità?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Se menzionare queste storie è considerato un insulto all’Islam, allora AlBukari – non l’Occidente – dovrebbe assumersi la responsabilità d’insultare la religione.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando i non-islamici realizzano che gli islamici che si convertono via dall’Islam devono essere uccisi sotto la legge della Redda (uccidere gli apostati) e che questa legge è approvata da TUTTE le scuole di giurisprudenza islamica basata sulle parole del Profeta Mohammad, dobbiamo aspettarci che loro cantino lodi per come l’Islam rispetti il valore della Libertà religiosa?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando i non-islamici leggono nei nostri libri principali che la lapidazione delle donne adultere è accettabile nei nostri tempi moderni, e che è permesso ad un uomo di picchiare sua moglie per disciplinarla, e che la poligamia è permessa per l’uomo fino a quattro mogli, ci aspettiamo che il Mondo ci dica che l’Islam è la religione che ha dato alle donne i loro Diritti?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando i non-islamici odono le Fatwa di alcuni dei nostri scolari eminenti, per cui bere l’urina del Profeta era una benedizione per i suoi discepoli, dobbiamo attenderci parole di ammirazione o critiche?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Quando insegniamo nei nostri libri islamici approvati che i primi eserciti islamici hanno invaso molti Paesi per diffondere l’Islam e che l’accordo fra il secondo Califfato e le minoranze in questi Paesi non permetteva ai non-islamici di sedersi mentre gli islamici erano in piedi, e non permetteva ai non-islamici di sollevare le loro voci mentre piangevano per le processioni ai loro morti, ci aspettiamo che gli altri esprimano ad alta voce la “tolleranza” dell’Islam?</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">È importante che il mondo islamico realizzi che ha bisogno di smetterla con la discriminazione contro le sue minoranze non-islamiche e che gli islamici stessi – non gli occidentali – hanno creato l’immagine negativa dell’Islam.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Negare che gli insegnamenti di cui sopra esistono semplicemente rendono le cose peggiori, poiché esse sono nei nostri libri islamici.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">Il miglior modo per fermare la critica dell’Islam è di ammettere che esistono insegnamenti violenti e che gli scolari islamici devono lavorare per provvedere nuove vie di interpretazione e comprensione della loro religione, invece di accusare coloro che espongono il problema e sollevano valide domande, di essere degli islamofobici.</font></p>
<p class="NormaleWeb1" style="BACKGROUND: white; MARGIN: auto 0cm; LINE-HEIGHT: 150%"><font color="#000000" size="2">© Newsmax. Tutti i Diritti riservati.</font></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: 150%"><font face="Times New Roman" color="#000000" size="3">Fonte:</font> <a href="http://newsmax.com/TawfikHamid/Muslims-violence-Mohammad-Islam/2010/03/24/id/353737"><font face="Times New Roman" color="#800080" size="3">http://newsmax.com/TawfikHamid/Muslims-violence-Mohammad-Islam/2010/03/24/id/353737</font></a></p>
Mondo - Sull'Islamofobia
tag:4freedoms.com,2009-11-13:3766518:Topic:9054
2009-11-13T13:46:26.000Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<b>Fitzgerald: Islamofobia? Veramente?</b><br />
Di Robert Spencer – 3 dicembre 2005<br />
<br />
PARTE 1<br />
<br />
Il Vice presidente di JihadWatch, Hugh Fitzgerald ha qualche domanda per coloro che lo accusano con la falsa offesa di “Islamofobia”:<br />
<br />
la parola “Islamofobia” deve essere ispezionata e ai suoi utilizzatori deve sempre essere precisamente chiesto come definirebbero quella parola. Essi dovrebbero essere messi sulla difensiva per aver sollevato una parola che ha chiaramente il significato intimorente che…
<b>Fitzgerald: Islamofobia? Veramente?</b><br />
Di Robert Spencer – 3 dicembre 2005<br />
<br />
PARTE 1<br />
<br />
Il Vice presidente di JihadWatch, Hugh Fitzgerald ha qualche domanda per coloro che lo accusano con la falsa offesa di “Islamofobia”:<br />
<br />
la parola “Islamofobia” deve essere ispezionata e ai suoi utilizzatori deve sempre essere precisamente chiesto come definirebbero quella parola. Essi dovrebbero essere messi sulla difensiva per aver sollevato una parola che ha chiaramente il significato intimorente che silenzia qualsiasi critica.<br />
<br />
Così, lasciate che chiediamo loro quali delle seguenti critiche dell’Islam deve essere considerata “Islamofobia”:<br />
<br />
1) Muhammad è un esempio per tutti i tempi. Muhammad ha sposato Aysha quando lei aveva 6 anni e ha avuto un rapporto sessuale con lei quando lei ne aveva 9. Trovo terrificante che gli islamici considerino questo atto di Muhammad come essere quello di un uomo che è un esempio in ogni circostanza, e quindi da essere emulato. In particolare, sono terrorizzato che virtualmente il primo atto dell’ayatollah Khomeini, un vero ortodosso e teologo shi’a istruito, è stato di abbassare l’età di matrimonio per le ragazze in Iran a 9 anni – perché, naturalmente, era l’età di Aysha quando Muhammad ha avuto delle relazioni sessuali con lei.<br />
<br />
2) Trovo terrificante che l’Islam un tipo di Regolamento totale per l’Universo, cosicché i suoi aderenti stanno costantemente chiedendo consigli se possono o no, per esempio, acconciarsi i capelli in un certo modo, farsi crescere le barbe in un certo modo, augurare ad un infedele buon Natale (assolutamente no!).<br />
<br />
3) Trovo terrificante la dottrina religiosamente sancita della taqiyya – una dottrina che ha le sue fonti nel Corano stesso (3:28 e 16:106).<br />
<br />
4) Trovo terrificante che molti degli atti che Muhammad ha commesso, incluso il suo massacro dei Benu qurayza e il suo ordine di assassinare molti di coloro che ha considerato suoi opponenti, persino un uomo anziano, una donna, o chiunque che, ha pensato, semplicemente si prendesse gioco di lui.<br />
<br />
5) Trovo terrificante l’odio espresso attraverso il Corano, gli ahadith, e la sira, per gli infedeli – tutti gli infedeli.<br />
<br />
6) Trovo nauseante la storica imposizione della jizia sugli infedeli, il requisito che essi indossassero marchi distintivi sui loro vestiti e abitazioni, e che essi non potevano costruire o riparare case di culto senza il permesso delle autorità islamiche, che essi dovevano cavalcare asini all’amazzone e smontare in presenza di islamici, che non avevano ricorso legale contro gli islamici poiché non erano uguali davanti alla Legge – e centinaia di altre cose, designate ad assicurare la loro permanente, come la definisce il loro testo canonico, “umiliazione”. Una pratica del passato, voi dite? O una pratica che in molti modi può ancora essere riconosciuta, nel loro meschino trattamento dei non-islamici tutt’attorno al mondo islamico, dal maltrattamento dei copti, degli assiri, dei caldei, dei maroniti, degli armeni, degli ebrei, degli induisti, dei buddisti, tutti i versi della jizia camuffata nel Sistema bumpitura in Malesia.<br />
<br />
7) Trovo l’omicidio di massa di 60-70 milioni di induisti in 250 anni di Governo mughal, e la distruzione di decine di migliaia di artefatti e templi induisti (e buddisti), alcuni dei quali segnalati in due voluti editi da Sita Ram Goel e altri, terribile.<br />
<br />
8) Trovo i 1300 anni di Storia di persecuzione degli zoroastriani, in parte presente ancora oggi secondo il grande scolaro di Zoroastrismo, Mary Boyce, che ha condotto alla loro riduzione a circa 150'000 persone, qualcosa da deplorare. Ci sono dettagli piccanti nel suo lavoro, inclusa la deliberata tortura e uccisione dei cani (che sono riveriti dagli zoroastriani), persino da piccoli bambini islamici a cui viene insegnato di comportarsi così.<br />
<br />
9) Trovo mancanti le registrazioni delle realizzazioni di intellettuali islamici, ed attribuisco questa mancanza al fallimento nell’incoraggiare l’inchiesta libere e scettica, che è necessaria per – fra altre cose – lo sviluppo della Scienza moderna. Trovo convincente l’argomento per cui ci sia stata una qualche attività intellettuale nei Paesi non-islamici per alcuni secoli dopo la Conquista iniziale, fintantoché i cristiani e gli ebrei (nel Medio Oriente) avevano ancora una significante e fruttifera influenza, e che quando essi hanno cessato di averla, una simile attività è giunta ad una brusca fine.<br />
<br />
PARTE 2<br />
<br />
10) Deploro la proibizione della scultura e dei dipinti delle cose viventi. Deploro l’orribile vandalismo e la distruzione relativo ai Siti cristiani, ebrei, zoroastri, induisti, buddisti, dalle migliaia di templi, proprio fino ad oggi, assieme alla distruzione dei Buddha di Bamiyan in Afghanistan, alla vandalizzazione di Siti archeologici pre-islamici in tutto l’Iraq, e nella stessa Europa, dove chiese e statue sono state pubblicamente oggetto di attacco e distruzione.<br />
<br />
11) Deploro che parte della Giurisprudenza islamica che rende tutti i Trattati, fra gli infedeli e gli islamici, privi di valore dal punto di vista degli infedeli, ma valgono un enorme guadagno dal punto di vista degli islamici, poiché essi stanno solo firmano una “hudna”, un Trattato di Tregua piuttosto che un vero Trattato di Pace – e perché essi devono andare in Guerra contro gli infedeli, o spingere la loro Jihad contro gli infedeli in altri modi, sul modello del Trattato di Alhudaibiyya, per cui nessuno Stato infedele può mai fidarsi di un Trattato con gli islamici.<br />
<br />
12) Deploro il discorso dell’ex Primo Ministro malese Mahathir Mohammad, tanto acclamato diversi anni fa, in cui chiamava allo “sviluppo” non del Potenziale umano, non dell’Arte della Scienza, ma essenzialmente della Tecnologia armamentaria e dello sfruttamento e incoraggiamento della “forza cerebrale” islamica, con l’unico scopo di sconfiggere gli infedeli, come una lettura del suo intero discorso rende assolutamente chiaro. Qui – volete che lo legga ora per l’auditorio?<br />
<br />
13) Deploro il fatto che agli islamici venga insegnata, e chiaramente molti l’hanno imparata a memoria, l’idea che essi deviano offrire la loro lealtà solo ai compagni islamici, all’Ummah al-islamiyya, e mai agli infedeli o a Nazioni-Stato infedeli, con cui loro hanno stretto un giuramento d’Alleanza – apparentemente questo patto deve essere un atto di spergiuro, perché una simile lealtà è impossibile. Ho torto? Mostratemi esattamente cosa io abbia frainteso dell’Islam.<br />
<br />
14) Deploro gli ululati di piacere per gli atti di Terrorismo, la delizia mostrata da folle deliziate e celebranti al Cairo, Ramallah, Khartoum, Beirut, Damasco, Baghdad, e naturalmente ovunque in Arabia Saudita, alla notizia degli attacchi al World Trade Center – ed io posso, se voi desiderate, fornire i Rapporti da queste Capitali che mostrano che ciò ha avuto luogo. Attribuisco le dichiarazioni di esultanza in merito agli “infedeli” ai principi islamici che vedono il Mondo come in Guerra fra i credenti e gli infedeli.<br />
<br />
15) A questo proposito, io deploro questa folle divisione del Mondo fra dar al-Islam e dar al-Harb, e la richiesta che ci siano incompromesse ostilità fra le due, fino al finale trionfo della prima, e il permanente soggiogamento e sua incorporazione, della seconda.<br />
<br />
16) Deploro l’Ineguaglianza sessuale e il Maltrattamento delle donne, che io posso dimostrare essere una chiara base nei testi canonici islamici, e non è semplicemente, come Ebadi ed altri quasi “riformisti”, un problema “culturale”.<br />
<br />
17) Deploro il fatto che gli infedeli si sentano, con la Giustizia, insicuri in praticamente ogni Paese islamico, ma che gli islamici trattino i Paesi infedeli e i loro abitanti con disdegno, arroganza, e chiedano loro di piegarsi, cambiare, a ciò che gli islamici vogliono – sia che si tratti di rimuovere i crocefissi, o cambiare le Leggi della Laicità in Francia, o chiedere che le Leggi del “Discorso d’odio” siano estese in Inghilterra, al fine di prevenire qualsiasi seria e lucida critica dell’Islam.<br />
<br />
18) Deploro l’enfasi per il collettivo, e l’odio per l’autonomia dell’individuo. In particolare, credo che qualcuno nato nell’Islam abbia il perfetto Diritto di lasciare l’Islam se lui o lei lo sceglie – e che non ci dovrebbe essere alcuna Punizione, tantomeno la Punizione assassina così spesso inflitta.<br />
<br />
PARTE 3<br />
<br />
19) Trovo che le realizzazioni del Dispotismo politico islamico siano perlopiù complete – con l’eccezione di quei Paesi e Regimi islamici che hanno, come ha fatto Atatürk, portato avanti una serie di misure per limitare e costringere l’Islam.<br />
<br />
20) Deploro il fatto che mentre gli islamici dichiarano che sia una Religione “universalista”, è stata un veicolo per l’Imperialismo arabo, causando a quelli conquistati e islamizzati, in alcuni casi, di dimenticare le loro Storie pre-islamiche, o diventarvi indifferenti, o persino ostili. Il requisito che il Corano sia letto in arabo (una delle prime cose che fece Atatürk fu di commissionare un Corano e un tasfir in turco), e il credo da parte di molti islamici che la forma ideale di Società può essere derivata dalla sunnah dell’Arabia del VII secolo, e che le loro proprie Società valgano poco, è un Imperialismo che tocca la Cultura e la Storia, e che è del peggior tipo e del più completo.<br />
<br />
21) Deploro gli attacchi sugli ex-islamici che spesso devono vivere nella Paura. Deploro gli attacchi su Theo van Gogh e altri, e l’assenza di un serio Dibattito in merito alla natura dell’Islam e della sua Riforma – eccetto quale mezzo per distrarre ulteriormente gli infedeli che stanno diventando più diffidenti.<br />
<br />
22) Deploro la vacuità degli argomenti “tu quoque” diretti ai cristiani e agli ebrei, basati su una maliziosa citazione di passaggi – per esempio, dal Levitico – che vengono completamente ignorati e che non sono stati invocati per duemila anni, e deploro il riscrivere la Storia cosicché un professore islamico può dire ad un auditorio universitario americano che “i Ku Kux Klan usavano crocifiggere (!) gli afro-americani, mentre tutti stavano attorno durante la crocifissione cantando inni cristiani”.<br />
<br />
23) Deploro i falsi appelli di “noi tutti condividiamo la Fede abraminica” e “noi siamo i tre Monoteismi” quando, secondo me, un cristiano o un ebreo hanno molto meno da temere da – e alla fine molto di più di veramente in comune con – una qualsiasi praticante politeista induista.<br />
<br />
24) Deploro il fatto che l’Islam si basi sull’idea di Conquista mondiale, non di accomodamento, e che i suoi aderenti non credano nel Pluralismo occidentale eccetto per il fatto che ciò può essere usato come strumento, attualmente più che utile, per proteggere la posizione dell’Islam finché i suoi aderenti hanno fermamente impiantato loro stessi.<br />
<br />
25) Deploro il punto di vista, nell’Islam, che non è la salvezza di un’Anima individuale che è coinvolta quando uno pronuncia una da’wa o una chiamata all’Islam, ma piuttosto, qualcosa che appare molto più come l’iscrizione di qualcuno all’Esercito dell’Islam. Egli non ha bisogno di aver letto tutte le postille; egli non ha bisogno di conoscere i principi dell’Islam; egli non ha bisogno di aver letto o sapere cosa sia la sira e gli ahadith, o la maggior parte del Corano; egli ha solo bisogno di recitare una singola frase. Ciò non mostra una profonda preoccupazione per la natura della Conversione (perdono, “Riconversione” – N.d.T.: l’Islam sostiene che tutti siano nati islamici e che poi i genitori li abbiano convertiti ad un’altra Fede -).<br />
<br />
26) Deploro il sentimento che “l’Islam è inteso a dominare e a non essere dominato”. Deploro il sentimento “Guerra è inganno” come sostenuto da Muhammad. Deploro ciò che è accaduto su 1'350 anni nel vasto territorio dello Swath, prima pieno di cristiani, ebrei, zoroastriani, induisti, buddisti, molto del quale è ora attualmente perlopiù monotamente islamico. Non penso che l’Islam accolga benevolmente una qualsiasi Diversità se ciò significa la possibilità di piena Eguaglianza per i non-islamici.<br />
<br />
27) Deploro il fatto che la Schiavitù sia permessa nell’Islam, che sia discussa nel Corano, e che sia stata soppressa nel XIX secolo in Arabia solo attraverso l’influenza della Forza navale britannica nel Golfo; che è stata formalmente eliminata in Arabia Saudita solo nel 1962; che esista ancora in Mali, nel Sudan, e persino in Mauritania; che essa possa esistere nell’Interno arabico. Certamente il trattamento delle tailandesi, delle filippine, delle indiane e di altre femmine domestiche nelle case arabe assomiglia alla Schiavitù, e non è un caso che non ci sia mai stato un William Wilberforce islamico.<br />
<br />
Potrei andare avanti, e sono pronto ad addurre Storia e citazioni dai testi canonici. Ed ecco che ci sono centinaia di migliaia di infedeli che hanno guardato nell’Islam, o che nei loro propri Paesi hanno avuto un incontro ravvicinato con le popolazioni islamiche, le quali hanno reso la loro propria esistenza infedele molto più sgradevole, cara, e pericolosa di quanto non sarebbe stato senza.<br />
<br />
Se questa è “Islamofobia” – mostratemi esattamente perché essa è irrazionale (ovvero non basata su fatti o su comportamento osservabile, o sullo studio della Storia). Mostratemi perché è un dispiacere o persino un odio “irrazionale” dell’Islam. Se non potete mostrarmi ciò, allora forse la parola non dovrebbe essere invocata. Ma se viene invocata, siate preparati ad avere copiose citazioni dal Corano e dagli ahadith e dalla sira, da presentare costantemente all’auditorio, così che esso possa giudicare da sé, senza la “guida” di apologeti dell’Islam, sia islamici che non-islamici.<br />
<br />
Fonte: <a href="http://www.jihadwatch.org/2005/12/fitzgerald-islamophobia-really.html">http://www.jihadwatch.org/2005/12/fitzgerald-islamophobia-really.html</a>
Mondo islamico - Trattamento delle Donne occidentali
tag:4freedoms.com,2009-10-11:3766518:Topic:2445
2009-10-11T06:44:11.000Z
Indoeuropean
http://4freedoms.com/profile/Indoeuropean
<p><b>Marchiate due Volte: Donne occidentali in Paesi islamici</b><br></br>Judy Bachrach - 2009<br></br><br></br>Ogni Volta che mi dispero per il Modo in cui sono trattate le Donne nei Paesi islamici – e per le poche Sillabe che i Leaders occidentali ed Articolisti spendono sui loro Umiliazioni, Mutilazioni, Molestie, e, sì, Delitti – mi rivolto al Website di Mona ElTahawy. ElTahawy ha speso Anni formativi in Egitto ed in Arabia Saudita:<br></br><br></br>Un paio d’Anni dopo che ho smesso di visitarla, un Fuoco…</p>
<p><b>Marchiate due Volte: Donne occidentali in Paesi islamici</b><br/>Judy Bachrach - 2009<br/><br/>Ogni Volta che mi dispero per il Modo in cui sono trattate le Donne nei Paesi islamici – e per le poche Sillabe che i Leaders occidentali ed Articolisti spendono sui loro Umiliazioni, Mutilazioni, Molestie, e, sì, Delitti – mi rivolto al Website di Mona ElTahawy. ElTahawy ha speso Anni formativi in Egitto ed in Arabia Saudita:<br/><br/>Un paio d’Anni dopo che ho smesso di visitarla, un Fuoco orribile è divampato in una Scuola della Mecca, Casa del Sito più santo del Mondo islamico. Quindici Ragazze bruciate a Morte perché la Polizia morale che stava Fuori dalla Scuola non ha permesso loro di lasciare il Palazzo. Perché? Perché esse non stavano indossando il Velo copricapo e le Abaya, il Mantello nero che le Ragazze e le donne devono indossare in Pubblico in Arabia Saudita.<br/>E qui è ElTahawy sulle Ragazze in Egitto:<br/><br/>Quando avevo solo quattro Anni e vivevo ancora in Egitto, un Uomo si è esibito a me mentre stavo su un Balcone presso la mia Famiglia, e mi ha fatto il Gesto di scendere. A quindici Anni, sono stata palpata mentre stato praticando i Rituali del Pellegrinaggio Hajj alla Mecca, il Sito più santo per gli Islamici. Ogni Parte del mio Corpo era coperta eccetto la mia Faccia e le mie Mani. Non sono mai stata palpata prima e sono scoppiata in Lacrime, ma mi vergognavo troppo per spiegare alla mia Famiglia cosa era successo.<br/><br/>A chiunque che, come me, abbia vissuto in una Nazione islamica, nessuno di questi Comportamenti risulta singolare o sorprendente. È il Modo in cui gli Uomini nella maggior Parte delle Nazioni islamiche preferiscono che le Cose stiano. Possiamo parlare in Eterno sulla Natura della Cultura in rapporto alla Fede: come i Riti antichi e le Pratiche come la Circoncisione delle Ragazze (85 Percento di tutte le Ragazze egiziane sono passate attraverso questa Procedura), o la Tradizione di tenere le Donne ignoranti e casalinghe, possano corrompere la Religione che non ha mai voluto che queste Cose accadessero.<br/><br/>Ma non è una Coincidenza che le Donne che devono sottomettersi alla Legge della Shari’a si trovano in una Posizione molto brutta, Ovunque capita che queste Donne e questi Luoghi siano. Ciò include la Francia, dove solo l’Anno passato un Tribunale di Lille ha accolto il Diritto di un Uomo islamico di restare fedele alla sua Fede e di annullare il suo Matrimonio quando ha scoperto che la sua Sposa non era una Vergine. E Ciò include la Germania, dove a Berlino, nel 2005, ci sono stati otto Delitti di giovani Donne di Orgini turche, giustiziate da Membri delle loro stesse Famiglie. E l’Australia, dopo che un Gruppo di Donne islamiche non velate sono state stuprate, il succinto Muftì Taj AlDin AlHilali ha spiegato il Crimine come un Attacco a “Carne scoperta”. E Ciò include il Regno Unito, dove Scotland Yard, provato che 109 Morti sospette di Donne, erano pure Omicidi da Parte di Parenti. L’Islam è un Motociclista: viaggia Ovunque e spesso porta con sé molto Bagaglio.<br/><br/>Ma iniziamo con l’Islam che influenza le Donne nei loro Paesi d’Origine. L’Anno passato, in una Statistica di 2'000 Uomini egiziani, il 62 Percento ha ammesso di molestare le Donne: un’Attività che la maggior Parte di coloro che sono stati intervistati hanno insistito non essere realmente un loro Errore, siccome le loro Avances, comunque immoderate e offensive per le loro Vittime, sono state dopotutto provocate dalle Donne stesse.<br/><br/>E Nemmeno è questo Tipo di Molestia confinato alle Donne islamiche nelle Nazioni islamiche. Le Donne occidentali che si trovano in Medio Oriente giungono per la loro Dose quotidiana di Insulti, avendo il doppio Deficit di essere Donne e Straniere. Ogni Passo fuori Casa o fuori dall’Hotel è un Invito alla Serie continua di Assalti verbali, con i loro Componenti abituali e invariati, accuratamente diretti: Note volgari e offensive, Lascività e Risatine, Spinte occasionali, il Tutto accompagnati da Sogghigni di Trionfo. Quando ho vissuto in Egitto, ognuno al Cario guardava avidamente le Serie TV Tipo Dallas, e quale Risultato diventava Esperto in Abitudini sessuali delle Donne americane. E non semplicemente Esperto, ma Predatore impenitente. Dopo Tutto, queste erano Donne i cui Mariti e Fratelli non avrebbero massacrato riflettutamente Coloro che le insultavano.<br/><br/>Così è successo che la mia Esperienza egiziana ha marcato l’unica Volta nella mia Vita in cui l’Acqusizione dei Rudimenti di una Lingua straniera, lontano dal rendere la Vita più confortevole, ha effettivamente acceso della Rabbia. Più Arabo s’impara, più si capiscono i Discorsi Spazzatura xenofobici e sessualmente espliciti. Ce n’erano tanti attorno (eccetto, significativamente, quando eravamo scortate dai nostri Mariti).<br/><br/>L’Ambasciata statunitense aveva determinato la sua Vita ufficiosa per cui qualsiasi Molestia incontrassimo noi “Dipendenti” (come amavano chiamarci), era interamente Colpa nostra. Indossare Jeans, il nostro Costume nazionale – la Versione yankee della Galabeyah, potreste dire - era, ci è stato detto dai nostri Concittadini, Nient’altro che un Atto provocatorio. (Non intendo dire che la callosa Indifferenza agli Insulti che ricevevamo quotidianamente fosse universale. Quando un Gruppo di noi ha pregato un Docente arabo di aiutarci a tenere a Bada queste Provocazioni, lui è stato piuttosto Empatico. Da lui abbiamo imparato una Serie di Osservazioni da rivolgere ai nostri Tormentatori, tutte le quali includevano, inevitabilmente, l’Abuso della Reputazione delle loro Madri).<br/><br/>Questo è Come era al Cairo – ed è ancora. Le Donne locali sono di una simile negletta Importanza che esse possono essere viste come Prede. D’altra Parte, le Donne straniere appartengono ad una Categoria completamente diversa: Selvaggie e Facili, così Minacciose e semplicemente facilmente a Disposizione, esse sono invariabilmente trattate come Prede. La Straniera senza uno Zio assassino al suo Fianco o un Velo sul suo Viso è un Piatto per la Comunità.<br/><br/>Sì, ci sono Modi per proteggere sé stesse, ovvero infilare la propria Testa in un Niqab. Quandunque camminassi per tre Blocchi verso la Lavanderia a Secco, con sulle Braccia una Pila di Vestiti e Magliette di mio Marito, ero lasciata strettamente in Pace. Nessun Commento cattivo o volgare. I Doveri uxori servivano evidentemente come uno Scudo, e mi davano un Ruolo (quello della Servitù) che mi differenziava da una qualsiasi altra Howaga, la Parola araba per “Straniera”. È stato solo nella Via del Ritorno dai Lavandai, quando avevo le Mani vuote – libera e sgravata – che dei perfetti Sconosciuti mi hanno considerata un Obiettivo. In altre Parole – e qui c’è un Paradosso vitale da raccontare in merito alla maggior Parte del Mondo islamico -, a qualsiasi Islamico devoto è religiosamente proibito infastidire le Donne (e il Corano è pieno di Restrizioni: un Uomo deve abbassare lo Sguardo in Presenza di una Donna, e pure preservare la Castità di lei), ma in Pratica Ciò è risolutamente ignorato, soprattutto quando si tratta di Straniere.<br/><br/>Perché darsi daffare per osservare le Proibizioni verso un Gruppo manifestamente tanto inferiore? ElTahawy si lamenta amaramente che l’indossare l’Hijab, che lei in quanto ad Islamica osservante faceva, in Effetti non costituisce una reale Misura di Sicurezza per chi lo indossa. “Sono stata palpeggiata così tante Volte che qualsiasi Volta passassi vicino ad un Gruppo di Uomini, dovevo mettere la mia Borsa fra loro e me”, scrive lei. Ma non indossare l’Hijab o il Velo in Egitto è il Distintivo sicuro per una Straniera – una Parola che è diventata Sinonimo di “Sgualdrina”. “Sono stata ad una Conferenza proprio recentemente, a cui assistevano sia Egiziani che Americani”, ElTahawy ricorda. “Un Ricercatore ci ha mostrato un Clip di un Documentario egiziano dove venivano intervistati degli Uomini: ed era sempre la stessa Reazione da Parte degli Uomini. “La Donna occidentale è sempre una Preda facile. Tutto quello che vuole è Sesso …”.<br/><br/>Ma c’è una Differenza fra le Reazioni delle Donne egiziane e quelle delle Donne straniere alle Molestie casuali, eppure inevitabili, per Strada: “È stato scoperto da un Centro egiziano per i Diritti delle Donne che le Donne straniere sono più volenterose di parlarne”, mi informa la ElTahawy. “Mentre le Donne egiziane perlopiù non vogliono, a Causa del loro Senso di Vergogna”.<br/><br/>Perché questa Enfasi su Come sono trattate le Donne straniere nelle Nazioni islamiche? Dopotutto, la maggior Parte di noi, se si trova in un Ambiente ostile, si trova semplicemente a che fare con degli Inconvenienti. Possiamo fare Come ho fatto io e come così tante Altre fanno. Ce ne andiamo. Ma ci sono altre Donne occidentali che non possono.<br/><br/>Non dovete rivedervi “Mai senza mia Figlia”, la straziante Storia di Betty Mahmoody, che ha accompagnato il suo Marito iraniano al suo Paese nativo, per quelle che lei era stata rassicurata fossero due Settimane di Visita, per capire le possibili Conseguenze di una simile Avventura. Gli Arresti domiciliari virtuali durati diciotto Mesi, per la Mahmoody, sotto lo Sguardo vigilante di suo Marito medico e dei suoi Parenti, la sua Fuga con sua Figlia a Piedi e a Dorso di Cavallo, sono a noi noti solo perché la sua Fuga ha avuto Successo. Non l’avesse avuto, il suo Racconto sarebbe probabilmente stato seppellito con tutto il Resto di lei.<br/><br/>Considerate il Caso di Monica Stowers, un’Americana che ha sposato un giovane Saudita che ha incontrato all’Università di Dallas, e con cui ha avuto due Figli in Texas. Nel 1983, la giovane Famiglia ha fatto le Valigie e si è spostata a Riyadh. Là la Stowers ha scoperto che suo Marito aveva un’altra Moglie, che si era dimenticato di menzionare. Dopo avergli annunciato la sua Decisione di tornare negli Stati Uniti con i suoi piccoli Figli, è incappata in un’altra Sorpresa: il Tribunale saudita ha dato la Custodia dei Figli al Padre (la Stowers era Cristiana). È tornata a Casa da Sola.<br/><br/>Senza scoraggiarsi, nel 1990 è tornata in Arabia Saudita, ha raccolto i suoi Figli, e li ha portati all’Ambasciata statunitense. Al cui Punto, come ha riportato The Wall Street Journal ben più di una Decade in Ritardo, i Marines dell’Ambasciata sono stati convocati per espellere la Famiglia dall’Edificio. Le Autorità saudite avrebbero persino adottato una Soluzione più efficace: arrestare la Stowers. Lei ha lasciato il Paese. Ma a 12 Anni, sua Figlia stava ancora languendo in Arabia Saudita, Dove è stata data in Sposa ad un Cugino.<br/><br/>Perché una Donna occidentale rinuncerebbe alla Sicurezza ed alla Libertà del suo Paese d’Origine per rilocarsi con un Marito islamico, in una Nazione islamica? Per una Risposta, ho telefonato alla Femminista e Autrice Phyllis Chesler, che ha scritto in merito al Soggetto. “C’è un’Auto-distruttività in questa Attrazione, una Tentazione da Parte di qualche Donna, di andare a vivere in un Luogo in cui abbiano dei Servitori, o magari una Famiglia allargata che potrebbe essere più benestante di quella in cui sono nate, o l’Idea che loro stesse potrebbero portare un Cambiamento ed Evoluzione in un Paese retrogrado”, dice la Chesler. “Si può dire che ci sono Cose orribili che accadono alle Donne islamiche nei Paesi islamici, e questo è Vero. Ma la Donna islamica si aspetta che Ciò avvenga, e vi è abituata – è Terribile, ma è Qualcosa di cui lei ha già Conoscenza. Questo non è il Caso per una Moglie straniera o occidentale in un Paese islamico”.<br/><br/>La Chesler parla da Autorità. Quarantacinque Anni fa, ha sposato il suo Fidanzato di College, un Islamico d’Afghansitan, e l’ha seguito a Casa sua, a Kabul. (Quando le chiedo perché mai abbia consentito una simile Dislocazione radicale, c’è per la prima Volta nella Narrativa di Chesler una Pausa quieta. Infine: “È una Domanda a cui non sono mai stata capace di rispondere. Eravamo Spiriti affini – ed è pure stato il primo Uomo con cui abbia mai dormito. Entrambi amavano i Film, i Film stranieri, e volevamo entrare nel Campo. Eravamo bohémiens. Mi fidavo di lui.”)<br/><br/>Qui c’è quel che le è successo a Kabul – ed è essenziale ricordare che Ciò è accaduto Decadi prima che i Talebani rendessero la Vita completamente intollerabile per le Donne. Il Passaporto americano della Chesler è stato confiscato all’Aeroporto: lei non l’ha mai più rivisto. Il suo giovane Marito “bohémien” è diventato qual che lei definisce “un’altra Persona”: freddo e distante, ogni tanto un Difensore della Poligamia (suo Padre, per Sopresa della Chesler, aveva tre Mogli), ed un Difensore del Velo. La Chesler ha Presto scoperto che “gli Afghani diffidavano delle Mogli straniere” – ed il suo camminare per la Città, invariabilmente sfacciato e senza il lungo Mantello o i Guanti che le urgevano d’indossare i suoi Parenti acquisiti, la rendevano Obiettivo di oscene Avances e di crudi Insulti. Quando è fuggita all’Ambasciata americana, “i Marines mi riportavano a Casa ogni Volta”, ha ricordato lei. “Ero la Moglie di uno Straniero nazionale. Avevo perso la mia Cittadinanza”.<br/><br/>I suoi Parenti acquisiti furono profondamente infelici della Decisione del Figlio di portare a Casa una Sposa americana. Lei ha vissuto nella Paura perpetua che avrebbe potuto rimanere, come suo Marito voleva per lei, incinta. Questa sarebbe stata la Fine del Racconto, poiché, Come la Chesler fa notare: “Vieni poi intrappolata nel Paese in cui ti trovi, per sempre, poiché stai trasportando una Proprietà islamica. Il Bambino.”<br/><br/>Quando la Suocera ha quietamente smesso di far bollire la sua Acqua potabile, la Chesler ha sviluppato l’Epatite. Lei pesava 90 Punds quando è tornata a New York City. Suo Suocero, deliziato di sbarazzarsi di lei, ha pagato per il suo Biglietto di Rientro. A Causa della sua Esperienza, l’eventuale giovane Donna americana che stesse pensando di sposare un Islamico con l’Urgenza di tornare al suo proprio Paese, visiti la Chesler per un Consiglio. E lei dirà loro Ciò che sa: “Quest’Uomo che ami cambierà dall’oggi al domani, davanti ai tuoi Occhi. Tu vivrai ma desidererai essere Morta”.<br/><br/>È, naturalmente, la Donna che non riesce a volare indietro a New York – o che non riesce a lasciare alcun Aeroporto senza il Consenso di suo Marito – che merita veramente l’Attenzione internazionale. Eppure queste sono proprio le Donne che i nostri Politici occidentali, i nostri Strumenti mediatici, e i nostri Accademici appena riconoscono poiché - e sono stata costantemente redarguita da Diplomatici europei e americani, sia in Egitto che in Sudan, quando li ho visitati -: “Non abbiamo il Diritto di emettere Giudizi sugli Usi e Costumi degli altri Paesi”.<br/><br/>Qui ci sono solo alcuni di questi Usi e Costumi: in Turchia, una Nazione spesso citata quale “moderata”, picchiare la Moglie è tanto comune che il 69 Percento di tutti gli Operatori sanitari femminili presi in Statistica (e praticamente l’85 Percento di tutti gli Operatori sanitari maschili) , hanno detto che la Violenza contro le Donne è in certi Casi scusabile. Ad Aprile, un nuovo Studio epidemiologico sul European Journal of Public Health ha rivelato che un Omicidio su cinque in Pakistan è il Risultato del cosiddetto Delitto d’Onore. E in Mauritania, l’antica Pratica di nutrire forzatamente le giovani Ragazze – un Processo minaccioso che dura tutta la Vita, che è inteso a renderle Rotonde e perciò “sposabili” – ha visto un Rinascimento. Ragazze di soli 5 Anni vengono ammassate in “Fattorie d’Ingrassamento”. Coloro che oppongono Resistenza vengono Torturate.<br/><br/>È stato solo quando il nostro stabile Alleato, Presidente afghano Hamid Karzai, ha firmato la Legislazione che legalizzava lo Stupro delle Mogli del suo Paese, da Parte dei loro Mariti, che un potente Leader occidentale ha effettivamente espresso il suo Punto di Vita sul Soggetto: “Credo che questa Legge sia aberrante”, ha riconosciuto il Presidente Barack Obama, quando è stato interrogato ad una Conferenza Stampa a Strasbourg, Francia. Eppure, al nostro Presidente si sarebbe dovuto chiedere in merito alla Legge che facilita lo Stupro, prima d’avventurarsi a chiedergli un’Opinione. Eppure non è l’unico nella sua Sprovvedutezza. Ovunque nel Mondo, i Leaders occidentali danno Prova di un Contegno fuori dal Comune sul Soggetto delle Donne nei Paesi islamici. Il 22 Marzo, per Esempio, il Ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, il Co-fondatore di Médecins Sans Frontières, non solito ad esprimere verbalmente Indignazione, si è trovato a Riyadh, in Arabia Saudita, ad un Pranzo formale. Ciò è accaduto precisamente nel Giorno in cui un Gruppo di 35 Clerici hanno chiesto con Urgenza al loro Governo di vietare a tutte le Donne di apparire in Televisione o sui Giornali.<br/><br/>Qual è stata la Risposta di Kouchner a questa Pretesa clericale straordinaria? In una Conferenza Stampa, ha moderatamente fatto notare che effettivamente ne aveva una. Al Pranzo si è seduto fra un Chirurgo saudita ed un Giornalista saudita, entrambi Donne – e, come ha appreso, Nessuna era autorizzata a guidare, secondo la Legge saudita: “Ho trovato Ciò bizzarro”, ha concluso. Ma le Restrizioni ai Movimenti legittimi di una Donna – la sua Impossibilità, diciamo, di lasciare la Casa, o di visitare Qualcun altro, senza Accompagnamento da Parte di un suo Parente Uomo - ha ostacolato il suo Sogno di guidare o di sfidare le Guarnizioni che la coprono, dal Caldo, per permettere alla sua Pelle di respirare, non sono Privazioni veramente bizzarre. Esse sono piuttosto normali.<br/><br/>Calcolare esattamente perché i Paesi islamici (o persino i Paesi come l’India, con una grande Popolazione islamica), sono coloro che dimostrano la maggior Antipatia verso le loro Cittadine femmine, non è un Compito facile. Da una Parte, Bernard Lewis ha Ragione quando scrive che: “L’Islam in quanto a Religione e in quanto a Cultura non dovrebbe essere criticata per i Costumi tribali della Gente che l’ha adottata”. D’altra Parte, il Corano è abbastanza specifico in merito al Valore di una Donna. Un Uomo islamico può accumulare fino a quattro di suo Gusto in Matrimonio – e può divorziare da una qualsiasi di queste Mogli o da Tutte rapidamente e senza offrire una Sillaba di Giustificazione. In Tribunale, la Testimonianza di una Donna vale esattamente la Metà di quella di un Uomo. In Materia d’Eredità fra Fratelli, il Corano insiste che “il Maschio deve prendere il Doppio di quello che prende la Femmina”. Ed Infine – nonostante il Fatto che fra tutti i Passaggi questo sia quello che provoca più Controversie – ci sono molti Islamici che concludono che il Corano permetta ad un Uomo di picchiare sua Moglie.<br/><br/>“Bene, questo è il Verso 4:34, è può essere interpretato in diversi Modi”, obietta Hussein Rashid, un Professore di Religione e di Islam politico presso l’Università di Hofstra (New York). “Il Verbo usato per colpire o picchiare può anche significare “distaccarsi” o divorziare da Qualcuno”. Questa giudiziosa Interpretazione del Passaggio coranico più incendiario provoca una Risata quando la ripeto all’Infuocata Ayaan Hirsi Ali, nata Somala. “AlLah”, osserva lei, “è assolutamente brillante a Parte quando parla dei Diritti delle Donne – allora AlLah confonde Tutto, non intende realmente quello che dice, e diventa un Dio molto confuso”. “Infatti”, continua la Hirsi Ali, “che il Marito abbia il Diritto di picchiare sua Moglie sta nel Corano. Che una Donna debba vestirsi in un certo Modo, sta nel Corano, e che deve stare in Casa, sta pure lì. E va Avanti così”.<br/><br/>E va così Ovunque. La Shari’a viaggia senza una Ruga nel suo Burqa. Non è poco ironico di questi Giorni che in quei Paesi fortunati in cui le Donne hanno combattuto, appassionatamente e ad un alto Prezzo, per eguali Diritti – la Germania, la Francia, il Regno Unito, l’Olanda, per Esempio – siano diventati Casa di alcuni Immigrati islamici che continuano a violare i Diritti delle Donne, spalleggiati frequentemente sia dal Silenzio delle Autorità, che da quello della Stampa imbarazzata. Perché questo Silenzio? Una delle Conseguenze perlomeno salate di un Passato coloniale, è il Senso di Colpa: un Rimorso insidioso che si trasmuta da sé in una Riluttanza persistente a criticare pubblicamente coloro che hanno Ora assunto il Ruolo degli Oppressori – persino coloro che opprimono, apertamente e senza Vergogna, entro i Confini delle Nazioni liberali. “Si sente di Gente parlare del Bisogno di “rispettare” le altre Culture. Chi vuole che io rispetti questo spaventoso Comportamento?”, dice la ElTahawy.<br/><br/>Queste appassionate Proteste suscitano Litanie ben note. Che non si può fare di tutti i Maschi islamici un Fascio. O biasimare un’intera Religione per gli Eccessi di alcuni dei suoi Praticanti (come mi dice lo Scolaro Hussein Rashid: “l’Islam non parla. Gli Islamici parlano”). Che in certe Parti del Mondo, poche Donne fortunate da Famiglie prosperose riescono a raggiungere Posizioni esaltanti. Ad alcune è persino permesso, da Padri indulgenti, di andare al College o seguire certe Carriere approvate.<br/><br/>Un simile Posto affascinante, mi è stato assicurato pochi Anni fa quando mi preparavo per viaggiare su Commissione, era il Bahrain, un piccolo Regno su un Isola nel Golfo persico. È governato dallo Sheikh Hamad bin Isa AlKhalifa, la cui Ascesa al Potere e le cui Promesse di Democrazia sono state benvenute dai Leaders occidentali. Al Tempo della mia Visita, il Bahrain aveva persino ratificato Qualcosa chiamato la Convenzione per l’Eliminazione di ogni Forma di Discriminazione contro le Donne – una Legge, salterà Fuori, sempre più Goffa e meno promettente del suo Nome. Ciò nonostante, mi fu assicurato da Amici che una Volta lì, i miei Movimenti sarebbero stati liberi come avrebbero potuto essere, diciamo, a Parigi o a Sydney.<br/><br/>Così è stato con sincero Stupore che la mia prima Notte là sono stata accostata nella Lobby del mio Hotel del Bahrain da un Guardiano dell’Hotel formidabile. “Sta cercando?”, mi ha chiesto. “Un Ristorante”, ho risposto. Mi sono guardata attorno, sufficientemente Sicura, ed eccolo là, sulla mia Destra, un chiaramente illuminato Ristorante dell’Hotel, pieno di Uomini. Ho pensato che forse ciò che necessitava la Domanda era un innocente Ornamento: “Un Hamburger”, ho aggiunto. “E una Coca-cola”.<br/><br/>“Si sentirà molto più a suo Agio ordinando questo Pasto dalla sua Stanza”, ha risposto, bloccandomi il Passo.<br/><br/>Alcuni Giorni dopo, mi sono trovata, con considerevole Sollievo, all’Aereoporto internazionale del Bahrain, direttamente dopo una seria ed ostile Perquisizione, nel Salotto d’Attesa. Era un Posto veramente gradevole: morbidi Divani per gli Uomini, e al Centro, riservato esclusivamente per le Donne, come un grande Segnale indicava in due Lingue, l’Area decisamente più confortevole. Un Recinto di Lusso pieno di Cuscini di bella Seta. Questi erano piazzati vicini gli uni agli altri, così le Donne potevano parlare tranquillamente. “Era un galante Tipo di Shari’a”, mi sono convinta: “sì, sei separata dallo Sguardo famelico degli Uomini”, il Recinto sembrava suggerire, “ma sei in un Ambiente sontuoso riservato specialmente per te”. Adiacenti al Recinto c’erano Tendaggi di Seta, che si intendeva tirare per proteggere la Modestia delle Occupanti.<br/><br/>A Parte il Fatto che i Drappeggi erano completamente aperti. Nessun Bisogno di Modestia o Reclusione, non quel Giorno. Sui gonfi Cuscini di Seta, intesi esclusivamente per le Viaggiatrici femmine, solo Uomini sedevano a parlare, bevendo Thé e mangiando Sandwiches ai Cetrioli. Nessun Uomo ha alzato lo Sguardo. Nessuno ha pensato di muoversi, facendomi il Gesto di entrare nel Paradiso inteso per Donne modeste. Infatti, a Parte me, esiliata da questi Invasori non c’era, per quel che gli Occhi potevano vedere, alcuna Donna che stesse viaggiando da qualche Parte.<br/><br/>Judy Bachrach è una Contribuente editrice di Vanity Fair.<br/><br/>Fonte: <a href="http://www.worldaffairsjournal.org/2009%20-%20Summer/full-Bachrach.html">http://www.worldaffairsjournal.org/2009%20-%20Summer/full-Bachrach.html</a></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; tab-stops: right 17.0cm"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">VIOLENZA SULLE DONNE <br/></font></font></span><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font face="Times New Roman" color="#000000">[</font> <a href="http://iq.lycos.de/qa/show/893044/Wie-viele-Tausende-Frauen-werden-in-Deutschland-vergawaltigt-Wer-sind-sie-denn-Taeter-Welche-Taeter/"><font face="Times New Roman" color="#000000">http://iq.lycos.de/qa/show/893044/Wie-viele-Tausende-Frauen-werden-in-Deutschland-vergawaltigt-Wer-sind-sie-denn-Taeter-Welche-Taeter/</font></a> <font color="#000000"><font face="Times New Roman">]<br/>2008</font></font></span></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Domanda posta nel Forum</font></font></span></b></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Quante migliaia di donne vengono stuprate in Germania?</font></font></span></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Risposte Utenti del Forum</font></font></span></b></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">La maggior parte delle Donne che si rivolgono alle Case protette per Vittime di Abusi sono donne sposate, ma si vuol sapere quante Donne vengono stuprate da Sconosciuti.</font></font></span></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Ogni ora, in Germania, viene stuprata una Donna: le Straniere denunciano raramente il Fatto a Causa di un Sentimento di Vergogna.</font></font></span></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">In Austria e Svizzera l’80% dei Casi è commesso da Stranieri.</font></font></span></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">In una Casa protetta in cui ho lavorato, 7 donne su 10 erano Straniere.</font></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<div style="BORDER-RIGHT: #cccccc 1pt solid; PADDING-RIGHT: 6pt; BORDER-TOP: #cccccc 1pt solid; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: #cccccc 1pt solid; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: #cccccc 1pt solid; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt"><p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><font face="Times New Roman">Ignorato dal Pubblico a Causa della Politica partitica e mediatica, è il Fatto che in Europa del nord ed occidentale, come pure in Australia, c’è un Fenomeno in aumento: lo Stupro di Ragazze e Donne locali commesso da Immigrati, in particolare appartententi alla Religione islamica. Ciò ha un Movente fortemente etnico-culturale e razzista da parte dello Stupratore: <i>FrontPageMagazine</i> ha rapportato in 2 Articoli shockanti, apparsi a dicembre 2005,<span style="mso-spacerun: yes"> </span> del Problema incurabile e in aumento – il quale è stato totalmente ignorato nella Parte tedesca del Mondo.</font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"> </p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><font face="Times New Roman">Articolo n. 1 di FrontPageMagazine, di Sharon Lapkin, del 27 dicembre 2005</font></span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><br/></span></b><font face="Times New Roman"><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN">[</span> <span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: #444444; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><a href="http://www.frontpagemag.com/readArticle.aspx?ARTID=6161">http://www.frontpagemag.com/readArticle.aspx?ARTID=6161</a></span></font> <span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><font face="Times New Roman">]<br/><br/>Gli uomini islamici stuprano le Donne occidentali per Motivi etnici. Essi dichiarano apertamente le loro Motivazioni. Le Vittime non hanno alcun Diritto di dire ‘no’, poiché esse non portano alcun velo in testa. In questo Senso, questi uomini vengono incoraggiati dai loro Capi religiosi. A Sydney, lo Sceicco Faiz Mohammed ha chiarito ai suoi Ascoltatori che le Vittime di Stupro non hanno nessun altro da biasimare se non loro stesse. Le Donne scarsamente vestite sono un invito per gli uomini a stuprarle. Le Donne occidentali sono puttane e troie. Già nel 2004 lo Sceicco egiziano Yusaf AlQaradawi insegnava a Londra che le Vittime di Stupro dovevano essere punite, poiché si erano vestite in Modo inadeguato. Per essere priva di Colpa, la Donna deve essersi comportata in modo conforme. A Copenhagen, il Muftì Shahid Mehdi ha detto che le Ragazze che non portano alcun velo in testa, si offrono ad essere stuprate. Molti Stupratori chiariscono che non è male stuprare Ragazze e Donne occidentali. Dichiarano in Tribunale che non ritengono di aver commesso un Crimine. Bisognerebbe che ci fosse qualcuno che si occupa delle Ragazze, altrimenti esse si intrattengono con tanti uomini. Al contrario, le Ragazze islamiche sono pure e devono assolutamente conservare la loro Verginità per il loro futuro Marito, altrimenti causano Danno a sè stesse e alla Famiglia. La maggior parte dei Giovani islamici ritengono di poter soddisfare i loro Bisogni sessuali con le Ragazze occidentali, ma che comunque più tardi vogliono sposare assolutamente una ‘pura’ Donna islamica ('Many immigrant boys have Swedish girlfriends when they are teenagers. But when they get married, they get a proper woman from their own culture who has never been with a boy. That’s what I am going to do. I don’t have too much respect for Swedish girls. I guess you can say they get fucked to pieces.').</font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"> </p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><font face="Times New Roman">Articolo n. 2 di FrontPageMagazine, del Giornalista svedese Fjordman, del 15 dicembre 2005 - <span style="mso-bidi-font-style: italic">Una programmata Epidemia di Stupri si verifica in Svezia e Norvegia</span></font></span></i><span lang="EN" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: EN" xml:lang="EN"><br/><font face="Times New Roman">[</font></span> <span lang="DE" style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black; mso-ansi-language: DE" xml:lang="DE"><font face="Times New Roman"><a href="http://www.frontpagemag.com/readArticle.aspx?ARTID=6251">http://www.frontpagemag.com/readArticle.aspx?ARTID=6251</a> ]</font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"> </p>
<p class="MsoNormal" style="BORDER-RIGHT: medium none; PADDING-RIGHT: 0cm; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 0cm; BACKGROUND: white; PADDING-BOTTOM: 0cm; MARGIN: 0cm 0cm 0pt; BORDER-LEFT: medium none; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: medium none; mso-border-alt: solid #CCCCCC .25pt; mso-border-top-alt: solid #CCCCCC .75pt; mso-padding-alt: 0cm 6.0pt 0cm 0cm"><font face="Times New Roman"><span style="FONT-SIZE: 11pt; COLOR: black">Il Giornalista scrive che un nuovo Studio da parte del <i>Crime Prevention Council</i> di Svezia dimostra che gli Stupri commessi da persone di Origine straniera sono il quadruplo rispetto a quelli commessi da svedesi. Immigrati da Algeria, Libia, Marocco e Tunisia dominano queste Cifre. Anche in Norvegia e Danimarca la Cifra degli islamici è preponderante. Nel 2001 i Casi di questo tipo erano 2 su 3, e a Copenhagen addirittura 3 su 4. In queste Statistiche non vengono tenuti in considerazione i Discendenti degli Immigrati. L’Avvocatessa Ann Christin Hjelm ha evidenziato che l’85% dei Casi di Stupro sono stati commessi da Immigrati o dai loro Discendenti, e che essi sono stati perpetrati a danno delle svedesi. La Cifra degli Immigrati islamici che hanno commesso gli Stupri è così alta che Fjordman fa veramente fatica a potere considerare questi Casi come Casi individuali. È veramente come un Tipo di Guerra, in cui i Dominatori islamici considerano Ragazze e Donne come Bottino di Guerra, che sta lì a loro Disposizione. Ci si può immaginare che, nel XXI. secolo, un Gruppo di Adolescenti abbia progettato un Tipo di Cintura di Castità che permetta loro di presentarsi in Pubblico senza Problemi? Le Ragazze intendono così persuadere eventuali Aggressori a lasciarle stare. Dicono di voler produrre la Cintura in larga scala e non per fare soldi ma per evitare ad altre Ragazze di passare attraverso l’orribile Esperienza dello Stupro. Il Problema degli Stupri commessi da uomini islamici dovrebbe essere trattato con l’Urgenza richiesta e che merita, dice Sharon Lapkin. Ma invece i Politici, gli Accademici e i Media ignorano il Problema: in Australia, il Giornalista Paul Sheehan è stato accusato di Razzismo e Istigazione all’Odio razziale perché ha riportato degli Stupri di Gruppo e dell’alta Criminalità a Sydney, perpetrati da persone che vengono dai Quartieri islamici libanesi. Il suo Collega David Marr ha definito il suo Articolo danneggiante. Il Vice-presidente dell’Associazione islamico-libanese ha definito l’Articolo ‘piuttosto scorretto’, per il Fatto che ha reso pubblica l’Origine etnica degli Stupratori. Nel 2004 la <i>BBC</i> ha mandato in onda un Documentario sugli Abusi sessuali a danno di Ragazze bianche inglesi, per opera di pakistani ed altri uomini islamici – anche se la Polizia aveva avvertito l’Emittente del Rischio di Ritorsioni da parte di Gruppi etnici. L’Emittente ha mandato in onda il Documentario dicendo di essere consapevole della sua Responsabilità. Un altro Sguardo poco rassicurante sul Futuro ci viene da Unni Wikan, una Professoressa di Antropologia dell’Università di Oslo. Avverte le sue Compagne di Genere che gli uomini islamici trovano il loro Modo di vestirsi provocante. E finché gli uomini credono che le Donne stuprate sono esse stesse responsabili di ciò,<span style="mso-spacerun: yes"> </span> esse dovranno fare i Conti con gli Effetti di questa Società multiculturale. Casi di questo Genere di Stupro si accumulano anche in Austria. Soprattutto a Vienna, quando avviene uno Stupro si sa già dell’alta Probabilità che lo Stupratore sia una persona con Base di Fede maomettana.</span></font></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Salzburger Nachrichten – Vienna, 20 dicembre 2007: 12enne a Salisburgo violentata dai Compagni di Scuola</font></font></span></i></p>
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<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="FONT-SIZE: 11pt"><font color="#000000"><font face="Times New Roman">Una dodicenne è stata violentata da tre Compagni di Scuola che conosceva e filmata. I Violentatori avevano 13, 14 e 15 anni, come riporta il <i style="mso-bidi-font-style: normal">Salzburger Nachrichten</i>.</font></font></span></p>