It takes a nation to protect the nation
La Giornata internazionale di non tutte le Donne
di Ayaan Hirsi Ali | International Herald Tribune
lunedì 8 marzo 2010
[ http://www.aei.org/article/101759 ]
È il 100esimo anniversario della Giornata internazionale delle Donne. Un motivo per festeggiare?
Sì e no. L’emancipazione femminile non progredirà tanto velocemente, nei prossimi 100 anni, come è progredita nel passato secolo. In molti casi, potrebbe persino regredire.
La Libertà politica (il Diritti di votare, di essere eletti e alla Libertà di parola), la Libertà economica (l’accesso all’educazione e al lavoro retribuito), e la Libertà sessuale (il Diritto, per una donna adulta, di condurre la sua vita privata come la ritiene adatta), sono acquisizioni relativamente nuove per le donne in Occidente. Esse sono state realizzate ad una velocità mozzafiato, nel passato secolo.
Quando le donne guarderanno indietro, nel 2110, dovrebbero essere in grado di ridere in merito a quanto asimettriche fossero le cose allora, quando solo le donne occidentali beneficiavano di Eguaglianza.
Eppure, il progresso beneficiato da una sopraffacente maggioranza di donne in Occidente, è in forte contrasto con la differente realtà delle donne fuori dall’Occidente.
Nel Mondo arabo-islamico, la maggior parte delle donne sono private dell’accesso all’Educazione. Il tasso di Alfabetizzazione è miseramente basso. La loro Sessualità viene controllata da un ordine patriarcale, e hanno limitate opportunità di indipendenza economica.
In molte parti d’Asia, i pregiudizi contro le bambine persiste, risultando nell’aborto di feti femmine o nell’abbandono di figlie femmine. Pure le ragazze e donne asiatiche soffrono sproporzionatamente del maligno traffico sessuale – una Schiavitù dei tempi moderni.
La Povertà e le Guerre civili affliggono le ragazze e le donne in Africa, in modi che non affliggono gli uomini, poiché gli stupri di massa conducono a gravidanze indesiderate e ad infezioni di HIV e AIDS.
In più, numeri shockanti di ragazze muoiono dando alla luce un bambino, perché i loro corpi non sono pronti ad avere bambini, o perché la mutilazione genitale ha causato loro di soffrire di fistole durante il parto, una delle morti più dolorose immaginabili.
Perché nel 2010 c’è un simile divario fra i Diritti delle donne in Occidente e quelli nelle Nazioni in via di Sviluppo, specialmente nel Mondo islamico?
Povertà è una risposta, e ricerche estese e una quantità di denaro sono stati investiti nella speranza di ridurre ciò. Ogni sorta di programma aiuta ad educare le donne in luoghi come l’Africa, l’Asia e il Medio Oriente. Programmi di Micro-finanza e altre iniziative aiutano le donne in Paesi poveri non solo a sopravvivere ma pure a fuggire alla Povertà.
La Povertà non è la sola variabile. Molta dell’oppressione sofferta dalle donne fuori dall’Occidente, specialmente nelle Terre islamiche, è il risultato di principi: di Valori, Convinzioni, di Abitudini e di Tradizioni che vengono spesso passate da generazione in generazione e applicate tramite la persuasione, la pressione dei pari, e, troppo spesso, la forza.
La Storia ci mostra che le donne in Occidente hanno pure avuto a che fare con simili problemai. Qui, pure, credenze limitate confinano la vita di una donna a fare figli o ad altri doveri di moglie. Le Leggi in Europa e negli Stati Uniti un tempo vietavano alle donne di votare, di correre per un incarico pubblico, di ereditare la ricchezza o di redigere una denuncia se stuprata o picchiata dal marito. Eppure, nel passato secolo, tutte queste forme di Discriminazione sono state abolite.
A parte le ovvie differenze fra i Paesi ricchi e poveri, come possiamo spiegare la posizione persistentemente inferiore delle donne fuori dall’Occidente? Dopo la Decolonizzazione, i Paesi sono diventati indipendenti e liberi di far sventolare le loro bandiere e di proseguire il loro proprio cammino verso la Nazionalità. Perché le donne non condividono questa Libertà?
Ci sono due ragioni relazionate fra loro.
La prima è lo slittamento dall’idea di Diritti umani universali a Diritti culturali o relativi. Le ex Colonie volevano definire loro stesse contro l’Occidente e rivivere le loro “autentiche” Culture, che è stata generalmente una brutta notizia per le donne.
La seconda è il declino del potere occidentale relativo alle Civiltà non-occidentali, specialmente all’Islam. La fine dell’Impero ha significato che le Potenze coloniali cessassero di far applicare i Diritti umani, e precisamente i Diritti delle donne. Ci dimentichiamo spesso che gli ufficiali britannici in India hanno condotto Campagne contro l’Immolazione delle vedove e l’Infanticidio femminile.
Un recente incidente illustra la mia tesi.
A gennaio, un padre saudita, il cui nome non è stato reso noto, ha venduto la sua figlia 12enne al suo cugino 80enne per l’equivalente di $22'600. L’anziano uomo, che vive nella città di Buraidah, è stato denunciato da attivisti per i Diritti umani per aver stuprato la bambina. La ragazza ha urlato in protesta ed ha resistito alle avances del vecchio uomo. È finita in ospedale, sanguinante. Il suo nuovo marito aveva apparentemente già sposato tre altre giovani ragazzine.
Quale Nazione sovrana, l’Arabia Saudita semplicemente dichiara che simili situazioni debbano essere viste in prospettiva. L’Arabia Saudita ha firmato e ratificato la Convenzione dei Diritti del Bambino, che definisce un bambino come una qualsiasi persona sotto l’età di 18 anni. Ha pure firmato e ratificato l’articolo 16.2 della Convenzione per l’Abolizione di Ogni Forma di Discriminazione contro le Donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women), che dichiara “Il matrimonio di un bambino non avrà effetto legale, e tutte le azioni necessarie, incluse quelle legislative, saranno prese per specificare un’età minima per il matrimonio e per rendere obbligatoria la registrazione del matrimonio in un registro ufficiale.”
Ma l’Arabia Saudita ha pure fatto ciò con la dichiarata Riserva per cui “in caso di contraddizione fra qualsiasi termine della Convenzione e le norme della Legge islamica, il Regno non è obbligato ad osservare i termini contradditori della Convenzione.”
Altri Paesi hanno cercato di sganciarsi dagli accordi sui Diritti umani, specialmente in merito alla protezione dei Diritti delle donne. Sempre più Nazioni e Comunità affermano i loro “Diritti culturali” ed hanno rivissuto antichi principi religiosi ed etnici, per la regolamentazione degli affari comunali.
Questa tendenza significa che un rigetto dell’individualizzazione e l’abbandono dei Diritti umani universali quali norme imperialiste occidentali. Nel contempo, l’aumento in Occidente di movimenti che “celebrano” la diversità culturale, ha provvisto antiche tradizioni misogine della legittimità di cui avevano bisogno.
Molti pensatori protesi a Sinistra si focalizzano solo su variabili socioeconomiche per spiegare la terribile piaga della maggior parte delle donne non-occidentali.
Ma tutti questi fattori – il Declino della Potenza occidentale, la Crescita del Relativismo culturale in seno all’Occidente e la Preoccupazione uni-laterale per questioni socioeconomiche, e la Rinascita di vecchie Identità etniche e religiose – si combinano per rendere l’Emancipazione delle donne, fuori dall’Occidente, estremamente difficile.
Le donne occidentali un tempo hanno affrontato alcune di queste sfide, qualche volta. Ma non tutte, combinate, come la maggior parte delle donne non-occidentali fa, e specialmente quelle nate in seno all’Islam.
Per queste ragioni, i prossimi 100 anni non saranno così eccitanti per le donne come i 100 anni passati. Perché le donne fuori dall’Occidente realizzino lo stesso progresso che le donne occidentali hanno realizzato, abbiamo bisogno di identificare i principi che sottolineano queste tradizioni etniche e religiose, che così tanti oggi aspirano a far rivivere e a far preservare.
Coloro che sono egualitari appassionati, hanno bisogno di allargare il loro programma rispetto alle questioni sociali ed economiche, e di trovare il coraggio d’identificare i fattori culturali che spesso causano ogni sorta di Povertà – non solo Povertà materiale, ma pure Povertà intellettuale, Povertà culturale, e Povertà morale.
L’Occidente può non più avere il potere di far applicare i Diritti umani universali, come i britannici fecero in India. Ma gli occidentali gestiscono molti programmi d’Aiuto in Nazioni non-occidentali. La maggior parte di questi programmi sono neutrali in quanto a Valori, e non pongono alcuna sfida alle Culture o Nazioni recipienti. Questo deve cambiare.
Le organizzazioni d’Aiuto, devono identificare con precisione le norme e le pratiche di una Comunità, che sono nemiche delle donne, ed offrire aiuto sulla base della comprensione per cui verrà adottata una paletta di principi alternativi, in cambio di Aiuto.
Infine, abbiamo bisogno di educare le donne non-occidentali, a riconoscere le credenze e l’etica discriminatorie delle loro proprie Culture e Religioni. Il vecchio uomo saudita che ha sposato la bambina, dopo tutto, stava seguendo la sua Religione.
A meno che noi, in Occidente, non ci uniamo per affermare l’Universalità dei Diritti umani e dei Diritti delle donne, i prossimi 100 anni saranno aridi per le donne nel resto del Mondo.
Quando le donne guarderanno indietro, nel 2110, dovrebbero essere in grado di ridere in merito a quanto asimmetriche erano le cose allora, quando solo le donne occidentali godevano dell’Eguaglianza.
La sfida per il prossimo secolo è di assicurare che la Globalizzazione del Femminismo trionfi sul Relativismo culturale.
Ayaan Hirsi Ali è una compagna residente presso l’AEI.
Tag: AyaanHirsiAli, DirittiDelleDonne, Eguaglianza, Femminismo, Mondo, MondoIslamico, Occidente, RelativismoCulturale
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Most Western societies are based on Secular Democracy, which itself is based on the concept that the open marketplace of ideas leads to the optimum government. Whilst that model has been very successful, it has defects. The 4 Freedoms address 4 of the principal vulnerabilities, and gives corrections to them.
At the moment, one of the main actors exploiting these defects, is Islam, so this site pays particular attention to that threat.
Islam, operating at the micro and macro levels, is unstoppable by individuals, hence: "It takes a nation to protect the nation". There is not enough time to fight all its attacks, nor to read them nor even to record them. So the members of 4F try to curate a representative subset of these events.
We need to capture this information before it is removed. The site already contains sufficient information to cover most issues, but our members add further updates when possible.
We hope that free nations will wake up to stop the threat, and force the separation of (Islamic) Church and State. This will also allow moderate Muslims to escape from their totalitarian political system.
These 4 freedoms are designed to close 4 vulnerabilities in Secular Democracy, by making them SP or Self-Protecting (see Hobbes's first law of nature). But Democracy also requires - in addition to the standard divisions of Executive, Legislature & Judiciary - a fourth body, Protector of the Open Society (POS), to monitor all its vulnerabilities (see also Popper).
1. SP Freedom of Speech
Any speech is allowed - except that advocating the end of these freedoms
2. SP Freedom of Election
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