Apologeti dei Totalitarismi: dal Comunismo all’Islam
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L’Islam quale Totalitarismo
di Ibn Warraq, gennaio 2009
PARTE A
Charles Watson, e G.-H. Bousquet si riferiscono all’Islam quale sistema totalitarista tout court, mentre Bertrand Russell, Jules Monnerot, e Czeslaw Milosz paragonano l’Islam a vari aspetti del Comunismo, ed infine, fra altri, Carl Jung, Karl Barth, Adolf Hitler, Said Amir Arjomand, Maxime Rodinson e Manfred Halpern notano le similitudini dell’Islam con il Fascismo o il Nazismo (gli ultimi due termini sono spesso usati come sinonimi).
Charles Watson, un missionario cristiano in Egitto, nel 1937, ha descritto l’Islam come totalitarista, mostrando come “Tramite milioni di radici, penetra ogni fase della vita, tutte delle quali con significato religioso, è in grado di mantenere la sua presa sulla vita della gente islamica”.[1] G.H.Bousquet, ex Professore di Legge presso l’Università di Alfieri, e più tardi presso l’Università di Bordeaux, una delle principali Autorità sulla Legge islamica, distingue due aspetti dell’Islam che egli considera totalitaristi: la Legge islamica, e la Nozione islamica di Jihad, che ha per suo Obiettivo ultimo la Conquista del Mondo intero, al fine di sottometterlo ad una singola Autorità.[2]
La Legge islamica è certamente votata a, per citare un altro grande Scolaro di Legge islamica, e Professore di lunga data di Arabo presso l’Università di Leiden, Christiaan Snouck Hurgronje, “Controllare la vita religiosa, sociale e politica dell’Umanità in tutti i suoi aspetti, la vita dei suoi seguaci incondizionatamente, e la vita di coloro che seguono Religioni tollerate ad un grado che prevenga le loro attività dall’interferire con l’Islam in qualsiasi modo”.[3] La natura onnicomprensiva della Legge islamica può essere vista dal fatto che esso non distingue fra il Rituale, la Legge (nel Senso europeo della parola), l’Etica e le buone Maniere. Principalmente questa Legislazione controlla l’intera vita del credente e della Comunità islamica, si introduce in ogni anfratto: ogni cosa - per dare una carrellata di esempi: dalla Tassa dei pellegrini, ai Contratti agricolturali, al Vitto ed Alloggio degli schiavi, all’Invito ad un matrimonio, all’Uso di bastoncini dentali, al Modo rituale in cui uno deve espletare i suoi bisogni naturali, alla Proibizione per gli uomini di indossare anelli d’oro o d’argento, al Trattamento appropriato degli animali - viene coperta.
La Legge islamica è una Dottrina di Doveri, di Doveri esterni, ovvero, quei Doveri che, continua Hurgronje, “Sono suscettibili d’essere controllati da un’Autorità umana istituita da dio. Comunque, questi Doveri sono, senza eccezione, Doveri verso Dio, e sono fondati sull’imperscrutabile Volere di Dio stesso. Tutti i Doveri con cui gli uomini possono avere a che fare, sono affrontati; troviamo trattati perciò tutti i Doveri di un uomo in qualsiasi Circostanza immaginabile, ed in Connessione con chiunque si possa immaginare”.[4]
Bertrand Russell ne La Pratica e la Teoria del Bolscevismo, pubblicato nel 1920 ha scritto,
"Il Bolscevismo combina le Caratteristiche della Rivoluzione francese con quelle dell’Insurrezione dell’Islam …. Marx ha insegnato che il Comunismo è fatalmente predestinato a giungere; ciò produce uno stato mentale non diverso da quello dei primi Successori di Mahommet …. Fra le Religioni, il Bolscevismo è da paragonare al Mohammedanismo piuttosto che alla Cristianità o al Buddismo. La Cristianità e il Buddismo sono principalmente Religioni personali, con Dottrine mistiche ed amore per la Contemplazione. Il Mohammedanismo e il Bolscevismo sono pratici, sociali, preoccupati di guadagnarsi l’Impero di questo Mondo”. [5]
Jules Monnerot nel suo studio del 1949, Sociologie du Communisme[6] ha chiamato il Communism l’Islam del ventesimo secolo. Monnerot ha scritto che lo Scopo ultimo del Comunismo sovietico era “la più assoluta Tirannia mai concepita dall’Uomo; una Tirannia che non riconosce Limiti spaziali (eccetto per il Tempo, che è proprio del Pianeta stesso), Limiti temporali (i credenti comunisti in generale rifiutano di contemplare le Epoche post-comuniste), Limiti al suo Petere sull’Individuo: la sua Voglia di Potere dichiara totale Possesso su ogni persona che conquista, e non permette grande Libertà nella Vita mentale ed economica. È questa Dichiarazione che lo fa entrare in conflitto con le Fedi, le Religioni, e i Valori, che sono più vecchi di sé stesso o che si sviluppano indipendentemente; e la Battaglia è iniziata. Noi siamo la Battaglia”.
Il "Comunismo" continua Monnerot, “prende luogo sia come Religione secolare che come Stato universale[7]; è perciò più paragonabile all’Islam che alla Religione universale che inizia opponendosi allo Stato universale nei mondi ellenico e romano, e che si può considerare come quella che ha allontanato il Cuore degli Uomini dallo Stato, avvicinandolo a loro stessi …. La Russia sovietica, non è il primo Impero in cui i Poteri temporale e pubblico vanno mano nella mano con un Potere in Ombra, che lavora fuori dalle Frontiere imperiali per minare la Struttura sociale degli Stati vicini. L’Oriente islamico si presta a diversi Esempi relativi ad una simile Dualità e Doppiezza. I fatimidi egiziani, e più tardi i safavidi persiani, sono stati gli animatori o propagatori, dal Cuore dei loro propri Stati, di una Leggenda attiva ed organizzata, di un Mito storico, calcolati per creare fanatici e ottenere la loro totale Devozione, designata a creare negli Stati vicini un sottobosco di teppisti brutali …. La Fusione fra Religione e Politica è stata una Caratteristica maggiore del mondo islamico durante il suo Periodo vittorioso. Ha permesso al Capo dello Stato di operare oltre le sue Frontiere in quanto Comandante dei credenti (Amir al-muminin); ed in questo modo un Califfo era in grado di contare su docili Strumenti, o Anime schiavizzate, ovunque ci fossero uomini che riconoscevano la sua Autorità. Le Frontiere territoriali che sembravano rimuovere alcuni dei suoi assoggettati, dalla sua Giurisdizione, non erano altro che Ostacoli materiali; Forze armate potevano costringerlo a simulare Rispetto per le Frontiere, ma la Propaganda sotterranea relativa all’Arte della Guerra poteva continuare attivamente aldilà di esse. Religioni di questo tipo non riconoscono Frontiere. La Russia sovietica è meramente un Centro geografico da cui irradia l’Influenza comunista; è un “Islam” in cammino, e considera le sue Frontiere, in qualsiasi Momento, come puramente provvisorie e temporanee. Il Comunismo, come l’Islam vittorioso, non fa alcuna Distinzione fra Politica e Religione, ma dichiara di essere sia uno Stato universale che una Verità universale, che non esiste in seno ad una Civiltà, e che non è un mondo che co-esiste con altre differenti Civiltà, con altri mondi, ma che ingloba l’intero pianeta Terra”.[8]
(Continua nella PARTE B)