It takes a nation to protect the nation
Lega degli Stati arabi, Carta araba sui Diritti umani, 22 maggio 2004,
ristampata nel 12 Int'l Hum. Rts. Rep. 893 (2005),
entrata in vigore il 15 marzo 2008.
Nota del Traduttore (ENG à ITA)
In Rosso verranno segnati quegli Articoli o Paragrafi, interi o parziali, che difendono smaccatamente il Mondo arabo-islamizzato, la sua Mentalità, la sua Religione, e la sua Cultura, la sua Legge, ed escludono, da questa “Carta dei Diritti umani”, il Resto dell’Umanità ed i suoi Interessi.
In Blu verranno segnati quegli Articoli o Paragrafi, interi o parziali, che risultano ambigui, in quanto decretano apparentemente dei Diritti umani universali, ma potrebbero anche essere stati redatti per – in qualche modo – difendere determinati Crimini che sono stati commessi, in Passato, da Persone (arabo-)islamiche.
A questi Articoli o Paragrafi verranno aggiunte delle Note a Piè di Pagina, intese a mettere in Luce l’Ambiguità di cui sopra.
In Verde verranno segnati quegli Articoli o Paragrafi, interi o parziali che, apparentemente effettivamente, celebrano dei Diritti umani universali, che – se non ancora riconosciuti – dovrebbero esserlo.
La Carta araba sui Diritti umani
[ http://www1.umn.edu/humanrts/instree/loas2005.html?msource=UNWDEC19... ]
PARTE 1
Basata sulla Fede della Nazione araba nella Dignità della Persona umana, che Dio ha esaltato fin dall’Inizio della Creazione, e per il Fatto che la Casa arabe è il Crogiuolo delle Religioni e delle Civiltà, i cui nobili Valori affermano il Diritto umano ad una Vita decente basata sulla Libertà, sulla Giustizia e sull’Eguaglianza,
In Appoggio agli eterni Principi di Fratellanza, Eguaglianza, e Tolleranza fra gli Esseri umani, consacrati dalla nobile Religione islamica e dalle altre Religioni divinamente rivelate,
essendo orgogliosi dei Valori umanitari e dei Principi che la Nazione araba ha stabilito attraverso la sua lunga Storia, che hanno giocato un Ruolo principale nella Diffusione della Conoscenza fra Oriente ed Occidente, rendendo la Regione un Punto di Riferimento per il Mondo intero e una Destinazione per i Ricercatori di Conoscenza e Saggezza,
credendo nell’Unità della Nazione araba, che combatte per la sua Libertà e difende il Diritto delle Nazioni all’Auto-determinazione, alla Preservazione della loro Ricchezza e allo Sviluppo; credendo nella Superiorità della Legge e nei suoi Contributi alla Protezione dei Diritti umani universali e correlati fra loro, e convinta che il Godimento della Libertà, Giustizia ed Eguaglianza di Opportunità, per la Persona umana sia una Misura valoriale fondamentale di qualsiasi Società,
rigettando ogni Forma di Razzismo e di Sionismo, che costituisce una Violazione dei Diritti umani e una Minaccia alla Pace e alla Sicurezza internazionale, riconoscendo lo stretto Legame che esiste fra i Diritti umani e la Pace e la Sicurezza internazionali, riaffermando i Principi della Carta delle Nazioni unite, la Dichiarazione universale dei Diritti umani e le Prescrizioni della Convenzione internazionale sui Diritti civili e politici, e la Convenzione internazionale sui Diritti economici, sociali e culturali, ed avendo Riguardo per la Dichiarazione del Cairo sui Diritti umani nell’Islam,
gli Stati che partecipano alla Carta sono stati concordi come segue:
Articolo 1
La presente Carta cerca, in seno al Contesto dell’Identità nazionale degli Stati arabi e del loro Senso di Appartenenza ad una Civiltà comune, di realizzare i seguenti Obiettivi:
Articolo 2
Articolo 3
Articolo 4
1. In Situazioni eccezionali di Emergenza, che minacciano la Vita della Nazione e l’Esistenza di ciò che è stato ufficialmente proclamato, gli Stati aderenti alla presente Carta possono prendere Misure che le svincolano dalle loro Obbligazioni sotto la presente Carta, per quanto strettamente richiesto dalle Esigenze della Situazione, premesso che queste Misure non siano incoerenti per rapporto alle loro altre Obbligazioni sotto la Legge internazionale, e non coinvolgano Discriminazioni meramente basate sulla Base della Razza, del Colore, del Sesso, della Lingua, della Religione e dell’Origine sociale.
2. In Situazioni eccezionali di Emergenza, nessuna Deroga deve essere fatta rispetto l’Osservanza degli Articoli: 5, 8, 9, 10, 13, 14 – Paragrafo 6 -, 15, 18, 19, 20, 22, 27, 28, 29 e 30. Inoltre, le Garanzie giudiziali richieste per la Protezione dei Diritti precedentemente citati, non devono essere sospese.
3. Qualsiasi Stato aderente alla presente Carta che si avvale del Diritto di Deroga, deve immediatamente informare gli altri Stati aderenti, per tramite del Segretario generale della Lega degli Stati arabi, dei Provvedimenti a cui ha derogato, e delle Ragioni per cui ha attuato ciò. Un’ulteriore Comunicazione deve essere fatta, per tramite dello stesso Intermediario, sulla Data in cui una simile Deroga termina.
Articolo 5
Articolo 6
Sentenze di Morte possono essere imposte solo per i Crimini più seri, in Accordo con le Legge in Vigore nel momento in cui viene commesso il Crimine, ed in Seguito al Giudizio finale emesso da un Tribunale competente. Chiunque sentenziato di Morte deve avere il Diritto di chiedere Perdono o di avere una Commutazione della Sentenza.
Articolo 7[1]
Articolo 8
Articolo 9
Nessuno deve essere soggetto a Sperimentazione medica o scientifica, o all’Uso dei suoi Organi senza il suo libero Consenso e piena Consapevolezza delle Conseguenze, e assicurandosi che i Regolamenti etici, umanitari e professionali vengano messi in Atto, e che le Procedure mediche vengano osservate, al fine di garantire la sua Sicurezza personale, e ciò in Accordo con le Leggi domestiche in Vigore in ogni Stato aderente. Il Traffico di Organi umani è vietato in qualsiasi Circostanza.
Articolo 10
Articolo 11
Tutte le Persone sono uguali davanti alla Legge ed hanno il Diritto di godere della sua Protezione senza Discriminazione.
Articolo 12
Tutte le Persone sono uguali davanti alle Corti e ai Tribunali. Gli Stati aderenti devono garantire l’Indipendenza della Giustizia e proteggere i Magistrati contro qualsiasi Interferenza, Pressione o Minaccia. Essi devono pure garantire ad ogni Persona soggetta alla loro Giurisdizione il Diritto di cercare Rimedio legale davanti alle Corti di ogni Grado.
Articolo 13
Articolo 14[2]
Articolo 15(vedere Nota 2.)
Nessun Crimine e nessuna Penalità possono essere stabiliti senza previo Provvedimento legale. In tutte le Circostanze, deve essere applicata la Legge più favorevole all’Accusato.
Articolo 16(vedere Nota 2.)
Chiunque venga accusato di Offesa criminale deve essere presunto innocente finché non viene dimostrato colpevole da un Giudizio finale, fornito secondo la Legge e, nel Corso delle Investigazioni e del Processo, egli deve beneficiare delle seguenti Garanzie minime:
Articolo 17[3]
Ogni Stato aderente deve assicurare, particolarmente ad ogni Bambino a Rischio o delinquente qualsiasi accusato di Offesa, il Diritto ad un Sistema legale speciale per Minorenni in tutte le Fasi dell’Investigazione, del Processo e dell’Applicazione della Sentenza, come pure ad un Trattamento speciale che tenga Conto della sua Età, protegga la sua Dignità, e faciliti la sua Riabilitazione e reintegrazione, e gli permetta di svolgere un Ruolo costruttivo nella Società.
(Continua nella PARTE 2)
[1] Sentenza apparentemente clemente verso il Bambino (ed indirettamente verso la Madre di questi), ma un Hadith ci spiega quale Clemenza (?) abbia mostrato Muhammad davanti ad un Infante e la Madre di lui (accusata di Adulterio): Sahih Muslim, Libro 17, Hadith 4206 --> http://www.youtube.com/user/Nobunaga123455#p/u/15/foxGK5LoGzA
[2] à Buono nel suo Contenuto, in Egitto per Esempio è sorta un’Associazione in Difesa delle Persone imprigionate, in modo più o meno giustificato, e torturate [ http://www.hrcap.org/main.php , Associazione che poi si allinea con coloro che vogliono vietare la Critica all’Islam, e precisamente si esprime contro coloro che criticano Muhammad e contro coloro che hanno prodotto delle Vignette satiriche ( http://www.hrcap.org/artical.php?id=503&cat_id=108 ) ],
à ma questo Articolo potrebbe anche nascere in seguito alle Controversie sorte attorno ai Carceri di Guantamo e di Abu Ghraib, in Relazione alla Detenzione (e apparentemente Tortura) di Terroristi islamici veri o presunti [ Torture ad Abu Ghraib: http://en.wikipedia.org/wiki/Abu_Ghraib_torture_and_prisoner_abuse e Detenzioni illegali a Guantanamo: http://www.amnesty.org.au/hrs/comments/20595/ ],
à cosa possibile in quanto diversi Paragrafi parlano della Necessità di essere interpellati in una Lingua comprensibile o di avere a Disposizione un Interprete.
à Nella Versione ENG viene utilizzato sempre il Pronome personale maschile (he), e non viene mai menzionato anche quello femminile (she), e considerate le Discriminazioni contenute nella Shariah islamica, bisognerebbe verificare se si tratta di una Dimenticanza volontaria o involontaria, che ha o meno Valore a Livello legale.
[3] à Qui, a parte la Correttezza dell’Analisi, come fatta da Psicologi dell’Infanzia laureati in Giurisprudenza, quali Kathya Bonatti, che suggerisce la Creazione di Tribunali speciali per Minorenni, in cui, nel Processo, si tenga Conto dei Traumi subiti durante la prima Infanzia dal presunto Delinquente [ “Madri e Padri manipolatori”, Khatya Bonatti – Ma Prem Sangeet, 2010 à Capitolo “Prospettive future”, Sottocapitolo “Il Tribunale per Minori maltrattati” ( http://www.kathyabonatti.ch/libri.php ) ],
à bisogna anche tenere Conto che nel Caso di determinati “Delitti d’Onore (Orrore)”, o di Attentati terroristici, è proprio ai Minorenni che viene dato il Compito di compiere l’Atto criminale, e proprio in Virtù del Fatto che a loro, in quanto Bambini, verrà inflitta una Pena più leggera di quella che verrebbe inflitta ad un Adulto, che dovesse compiere lo stesso Atto. In questo Caso, attuando la Politica dell’Alleggerimento della Pena per Bambini, si farebbe il Gioco di coloro che se ne approfittano [ sui "Delitti d'Onore (Orrore)" fatti commettere a Minorenni: http://en.wikipedia.org/wiki/Honor_killing#Middle_East e "Children of Hamas", Indottrinamento di Bambini alla Jihad violenta: http://www.youtube.com/watch?v=eTGbP55HGi8 ].
Tag: CartaArabaSuiDirittiUmani, DirittiUmani, Islamizzazione, Mondo, Sharia
PARTE 2
[N.d.T.: le Parti ambigue non sono state colorate ma vi è stata apposta una Nota; quando si riscontra il Termine "Legge", va probabilmente considerato come relativo alla Shariah islamica.]
Articolo 18
Nessuno che venga dimostrato insolvibile di fronte ad un Tribunale, per un Debito che sorge da un’Obbligazione contrattuale, deve essere imprigionato.
Articolo 19
1. Nessuno può essere processato due Volte per la stessa Offesa. Chiunque, contro cui simili Procedure vengono applicate, deve avere il Diritto di sfidare la loro Legalità e di richiedere il proprio Rilascio.
2. Chiunque, la cui Innocenza sia stabilita da un Giudizio finale, deve essere autorizzato alla Compensazione per il Danno sofferto.
Articolo 20
Articolo 21
Articolo 22
Chiunque deve avere il Diritto ad essere riconosciuto come Persona davanti alla Legge.
Articolo 23
Ogni Stato aderente alla presente carta si impegna ad assicurare che ogni Persona, i cui Diritti o Libertà come sopra riconosciuti vengono violati, debba beneficiare di un efficace Rimedio, non di meno se la Violazione è stata commessa da Persone che agiscono con un Potere ufficiale.
Articolo 24
Ogni Cittadino ha il Diritto:
Articolo 25[4]
Alle Persone che appartengono a Minoranze non deve essere impedito di godere della loro propria Cultura, di usare la loro propria Lingua e di praticare la loro propria Religione. L’Esercizio di questi Diritti deve essere governato dalla Legge.
Articolo 26
Articolo 27
Article 28
Chiunque ha il Diritto di cercare Asilo politico in un altro Paese al fine di fuggire alla Persecuzione. Questo Diritto non può essere invocato da Persone che affrontano una Persecuzione per un’Offesa secondo la Legge ordinaria[7]. I Rifugiati politici non possono essere estradati.
Articolo 29
Articolo 30
[1] Al maschile (his) soltanto, nella Versione inglese.
[2] La Shariah islamica, su cui ESPLICITAMENTE si basa questo Documento, vieta l’Associazione di Islamici con Non-islamici. Non è chiaro, di conseguenza, quale tipo di Associazioni sono effettivamente autorizzate, e con quali Persone, e quali no (perché la Shariah lo vieta).
[3] Trattandosi verosmilmente, anche qui, della (Legge della) Shariah, bisognerebbe verificare cosa essa prevede sotto le Voci “Sicurezza nazionale e pubblica, Salute pubblica, Morale (!), Protezione dei Diritti e delle Libertà altrui”. Per quanto riguarda la Morale si sa che in Paesi governati dalla Shariah (Arabia Saudita, Gaza, …) c’è un’apposita Polizia “secondo Shariah” che si chiama proprio “Polizia morale” e che punisce tutte/-i coloro che si comportano moralmente “non secondo Shariah”, Morale che diverge molto, per Esempio, da quella cosiddetta occidentale, in cui per Esempio l’Omosessualità e i Rapporti intimi fra Maschi e Femmine prematrimoniali non sono Reato, mentre per la Shariah sì.
[4] Ambiguità islamista per cui la Comunità islamica all’Estero si considera sempre una Minoranza (anche quando a Bruxelles stanno raggiungendo la Maggioranza), che fa la Vittima se le viene impedito di “praticare la sua Religione”, e più precisamente “la Shariah” islamica, che non è tanto Religione ma proprio Sistema legale e politico, che (troppo) spesso e volentieri è in contrapposizione al Sistema legale e politico in vigore nei Paesi d’Immigrazione. D’altra parte ci sono (Oggi) Minoranze (per Esempio cristiane) che vivono in Paesi islamizzati, alle quali viene negato il Diritto di praticare totalmente loro Cultura e Religione, e questo in seguito all’Islamizzazione dei loro Paesi (Curdi turchi, Copti egiziani), in quanto non vengono “riconosciute”, e poiché “la Shariah” islamica è considerata Legge di Stato (vedi Costituzione) e tutto ciò che è considerato come non sottomesso all’Islam è non o mal- tollerato.
[5] Al maschile (his) soltanto, nella Versione ENG.
[6] La seconda Parte riguardante il Divieto di Espulsione ricorda la Questione palestinese: non si cita viceversa il Genocidio o la Pulizia etnica, per altro praticate, a danno della Popolazione locale, dai Jihadisti islamici (History of Jihad -> http://www.historyofjihad.com/sitemap.html ; Le Génocide voilé, la Traite négrière arabo-musulmane, Interview à Tediane N’Diaye -> http://www.youtube.com/watch?v=jcIcd3T2BMw ). Nella prima Parte non è chiaro quali siano i Casi eccezionali che consentirebbero l’Espulsione immediata di qualcuno dal Territorio di uno Stato aderente alla Carta araba sui Diritti umani, la quale si basa esplicitamente sulla Shariah islamica.
[7] Bisognerebbe vedere chi, secondo la Shariah, può essere perseguitato (…).
[8] La Comunità islamica è in sé considerata una Nazione, e bisognerebbe vedere a quale Tipo di Nazione e Nazionalità ci si riferisce qui; per quanto attiene la Nazionalità materna, secondo la Shariah si intende quella islamica, e della Madre islamica, quindi, qualora la Madre fosse una non islamica, secondo Shariah l’Interesse maggiore per il Bambino (e meglio, per l’Allargamento della Nazione islamica stessa …) sarebbe fatto facendogli avere la Nazionalità paterna, e meglio quella del Genitore islamico (possibilmente originario di Paese islamizzato, molto probabilmente aderente alla presente Carta).
[9] Quindi, secondo Shariah, un Islamico ha il Diritto di acquisire qualsiasi Nazionalità, mentre un Non islamico non ha il Diritto di acquisire la Nazionalità di un Paese islamizzato, la cui Religione di Stato è la Shariah (come dovrebbero teoricamente esserlo gli Stati aderenti a questa Carta).
[10] Evidente giro di Parole per permettere qualsiasi Pensiero critico, salvo quello nei Confronti dell’Islam e della Shariah.
[11] Bisognerebbe vedere qui cosa sarebbe previsto per quelle Pratiche considerate dall’Islam come non autorizzate, sporche, haram, e che possono appartenere a dei Culti diversi dall’Islam (quelle, per Esempio, che l’Islam considera “adorazione di Idoli”).
[12] Qui non si parla di Rispetto delle Leggi. Forse perché svariate Comunità islamiche migrate verso Paesi non islamici (e specialmente in Occidente) impartiscono Lezioni di Islam/Islamismo/Shariah, rifiutandosi loro stesse di rispettare le Leggi (secolari) del Paese d’Immigrazione.
PARTE 3
Articolo 31
Chiunque ha il Diritto garantito alla propria Proprietà privata, e non deve, in alcuna Circostanza, essere arbitrariamente ed illegalmente spogliato di tutta o una qualche parte della sua Proprietà[1].
Articolo 32
Articolo 33
Articolo 34
(a) definire un’Età minima per l’Ammissione all’Impiego;
(b) stabilire una Regolamentazione appropriata per le Ore e le Condizioni di Lavoro;
(c) stabilire Penalità appropriate o altre Sanzioni per assicurare l’Effettivo Supporto di questi Provvedimenti.
Articolo 35
Articolo 36
Gli Stati aderenti devono assicurare il Diritto di ogni Cittadino alla Sicurezza sociale, inclusa l’Assicurazione sociale.
Articolo 37
Il Diritto allo Sviluppo è un Diritto umano fondamentale ed a tutti gli Stati è richiesto di stabilire lo Sviluppo di Politiche, e di prendere le Misure necessarie, per garantire questo Diritto. Essi hanno i Dovere di rendere effettivi i Valori della Solidarietà e della Cooperazione fra di loro, e a Livello internazionale, con una Visione di sradicamento della Povertà e di realizzazione di Sviluppo economico, sociale, culturale e politico. In Virtù di questo Diritto, ogni Cittadino ha il Diritto di partecipare alla Realizzazione dello Sviluppo e di godere dei Benefici e dei Frutti relativi.
Articolo 38
Ogni Persona ha il Diritto ad un adeguato Standard di Vita per sé e per la sua Famiglia, che assicuri il loro Benessere ed una Vita decente, inclusi Cibo, Abbigliamento, Dimora, Servizi, ed il Diritto ad un Ambiente sano[7]. Gli Stati aderenti devono prendere le Misure necessarie, commisurate alle loro Risorse, per garantire questi Diritti.
Articolo 39
Articolo 40
Articolo 41
Articolo 42
[1] “Sua” nella Forma maschile soltanto (his) nella Versione inglese. Bisognerebbe comprendere cosa s’intende per “illegalmente” e a cosa invece corrisponderebbe il “legalmente”, considerati i Precetti jihadisti islamici, per cui gli Islamici sono autorizzati a saccheggiare il Prossimo (non islamico).
[2] Ecco qui che il Punto 2. smentisce l’apparente Apertura mentale di cui all’1.; infatti la Critica all’Islam o al cosiddetto Profeta (dell’Islam) sono, secondo Shariah, vietate, e l’Islam predica la Superiorità araba, e precisamente del suo Retaggio linguistico, e quindi la Critica al Passato arabo è forzatamente impedita.
[3] Qui bisognerebbe specificare quali Ineguaglianze, fra Uomini e Donne, prevede la Shariah, e qual è l’Età adatta al Matrimonio specialmente per le Femmine: infatti l’Islam permetterebbe, secondo l’Esempio di Muhammad, la Pedofilia, che secondo il Diritto internazionale e specialmente occidentale dovrebbe essere vietata, ed anzi, considerata Reato.
[4] Precedentemente è già stato chiarito che la cosiddetta Eguaglianza fra Uomo e Donna, o la Non discriminazione sessuale, è debitamente regolamentata dalla Shariah islamica, per cui sussiste una Discriminazione fra loro, che questi Sapienti islamici considerano come vantaggiosa per la Donna (…).
[5] “Suo” (Lavoro e Famiglia) sono alla Forma maschile soltanto, nella Versione inglese (his). Non è chiaro a Cosa si riferisca la Protezione dei Bambini sul Posto di Lavoro: è permesso il Lavoro minorile (Cosa attualmente esercitata in diversi Paesi islamizzati, e del III. Mondo), Cosa che secondo il Diritto internazionale, e specialmente occidentale, è vietato. Non si sa qui se la Schiavitù è considerata una Forma di Lavoro secondo giuste Condizioni, in quanto la Schiavitù in sé (dei Non islamici) è autorizzata nell’Islam.
[6] Vedi Nota 5) circa la Schiavitù e come essa venga regolata secondo l’Islam (e la sua Shariah).
[7] In Effetti ciò è quello che attualmente svariati Cittadini di Paesi islamizzati cercano, verosimilmente, migrando (in Occidente). Il “suo” (per sé e per la sua Famiglia) è solo nella Forma maschile (his), nella Versione ENG.
[8] Qualcuno qui potrebbe sperare nell’Abolizione della Circoncisione sia maschile che femminile, salvo che nell’Islam esse sono considerate Pratiche … salutari (…).
[9] Essendo sovente Paesi fornitori di Petrolio, adatto a produrre Benzina, inquinante, questo Articolo/Paragrafo sembra contradditorio.
[10] Non si parla di Salute psicologica e di come preservarla (vietando pratiche dannose, quali, per Esempio, l’Indottrinamento ideologico/religioso o la Mutilazione genitale rituale forzati, e sugli Infanti).
[11] Sono Osservazioni molto belle, e bisognerebbe vedere quale sia attualmente la Situazione/Condizione degli Invalidi in seno agli Stati aderenti alla Carta, cioè arabi e islamici. Le Proposte di questo Articolo sono preziose, e comunque per nulla facili da realizzare: nello stesso Occidente, dove il cosiddetto Settore sociale (che include la Cura e la Presa a Carico di Persone con Invalidità) è già fortemente sviluppato, e dove si opera a Livello professionale (con Professionisti formati a Livello universitario), si continuano a cercare Mezzi utili per cercare di gestire al meglio il Problema dell’Invalidità, e farlo quadrare, insieme alle altre Necessità della Società, sia nei Budget privati che pubblici (statali). Una Risorsa in aumento sono le cosiddette Imprese sociali, le quali comunque, in qualche Modo, entrano a fare parte del Settore imprenditoriale privato, e quindi vengono assoggettate alle Dinamiche legate alla Concorrenza (…).
[12] Qui bisognerebbe vedere se la cosiddetta Scienza medica occidentale verrà tenuta in considerazione, come per Esempio:
-> i Dati sull’Incidenza di Disabilità in seno a Coppie formatesi all’interno di uno stesso Gruppo familiare (Formazione spesso tradizionale all’interno di svariate Famiglie e Comunità arabe e islamiche, il cui Retaggio culturale è di Tipo tribale);
-> l’Amniocentesi e la relativa Decisione genitoriale circa il portare a Termine la Gravidanza, oppure interromperla;
-> la Psicologia, e la Terapia psicologica (svincolata da Dottrine religiose o politiche …), nel Caso di Invalidità a quel Livello;
-> (…)
[13] Bisognerebbe vedere qui se fra i cosiddetti Disabili figurano anche coloro che Criticano l’Islam e la Shari’a [essendo i Critici dell’Islam, se diagnosticati invalidi mentali, esenti da Punizione. Per i Critici dell’Islam ordinari, cioè ritenuti sani e non considerati invalidi mentali, c’è una Punizione sotto la Legge islamica della Shariah, ovvero l’Esilio, l’Allontanamento familiare e la Perdita del Diritto all’Eredità, o eventualmente, la Condanna alla Pena di Morte).
[14] Bisognerebbe vedere di che Tipo di Educazione, obbligatoria, si tratta qui: quella umanistica universale oppure quella indottrinante islamica, dove il Corano è l’unico Libro che si può leggere in quanto conterrebbe già tutto quello che è necessario sapere (come viene predicato in seno a Contesti islamici), e gli altri Scritti sono demoniaci (idem), quindi di un’Istruzione presso delle Madrassah islamiche soltanto?
[15] Chissà se sono Scopi di Tipo economico per fare uscire la Gente dalla Miseria, o di Tipo nazionalistico islamista, politici.
[16] Questo è un Paragrafo, va detto, che lascerebbe ben sperare, e che relativizzerebbe l’Impatto totalitaristico e di Stampo medievale della Shariah islamica (Educazione esclusivista ad essa).
[17] Questo lascerebbe ben sperare in quanto all’Articolo 40, Paragrafo 3, ed al Dubbio espresso nella Nota 12.
[18] Ecco che qui invece cominciano a ri-intravvedersi le Limitazioni in salsa Shariah (dove tutto ciò che potrebbe contraddire i Dettami e gli Insegnamenti imposti dall’Islam, viene di per sé bandito).
[19] Non è chiaro qui se la Collaborazione fra loro è intesa in Senso esclusivista rispetto al Prossimo, o perché ci si rivolge solo a chi aderisce alla Carta (che comunque sono, evidentemente, Stati arabi e islamizzati).
PARTE 4
Articolo 43
Niente in questa Carta può essere interpretato come superiore ai Diritti ed alle Libertà protetti dalle Leggi domestiche degli Stati aderenti, o di quelli stabiliti in Vigore negli Strumenti internazionali e regionali per i Diritti umani che gli Stati aderenti hanno adottato o ratificato, inclusi i Diritti delle Donne, i Diritti del Bambino e i Diritti delle Persone che appartengono a Minoranze[1].
Articolo 44
Gli Stati aderenti s’impegnano ad adottare, in Conformità con le loro Procedure costituzionali, e con quanto previsto dalla presente Carta, qualsiasi Misura legislativa o non-legislativa che può essere necessaria a rendere effettivi i Diritti stabiliti nella qui presente.
Articolo 45
Articolo 46
1. Il Segretario generale deve dichiarare che un Seggio è vacante dopo gli è stato comunicato dal Direttore che un Membro del Comitato:
(a) è morto;
(b) ha dato le Dimissioni;
(c) se è Decisione unanime degli altri Membri, ha smesso di svolgere le sue Funzioni senza offrire una Giustificazione accettabile o per qualsiasi Ragione diversa dall’Assenza temporanea.
2. Se il Seggio di un Membro è dichiarato vacante, in seguito a quanto previsto nel Paragrafo 1 e la Fine dell’Ufficio del Membro da rimpiazzare non espira entro sei Mesi dalla Data in cui il Posto vacante è stato dichiarato, il Segretario generale della Lega degli Stati arabi deve riferire la Questione agli Stati che aderiscono alla presente Carta, che possono entro due Mesi, sottomettere le Nomine, secondo l’Articolo 45, al fine di riempire il Seggio vacante.
3. Il Segretario generale della Lega degli Stati arabi deve redigere una Lista alfabetica di tutti i Candidati adeguatamente nominati, che egli deve trasmettere agli Stati aderenti alla presente Carta. L’Elezione per riempire il Seggio vacante deve essere tenuta in Accordo con i Regolamenti rilevanti.
4. Qualsiasi Membro del Comitato eletto per occupare un Seggio dichiarato vacante, in Accordo con quanto previsto al Paragrafo 1, deve rimanere Membro del Comitato fino alla Scadenza del Mandato del Membro il cui Seggio è stato dichiarato vacante, conformemente a quanto previsto da quel Paragrafo.
5. Il Segretario generale della Lega degli Stati arabi deve fornire, nel quadro del Preventivo della Lega degli Stati arabi, tutte le Risorse e i Mezzi finanziari e umani necessari che il Comitato ha bisogno per svolgere le sue Funzioni in modo efficace. Gli Esperti del Comitato devono beneficiare dello stesso Trattamento per quanto riguarda la Rimunerazione e il Rimborso Spese quali Esperti del Segretariato della Lega degli Stati arabi.
Articolo 47
Gli Stati aderenti accettano che i Membri del Comitato debbano godere dell’Immunità necessaria affinché siano protetti contro ogni Forma di Maltrattamento o di Pressione morale o materiale o di Procedimento, sulla base delle Posizioni che prendono o delle Dichiarazioni che fanno mentre espletano le loro Funzioni quali Membri del Comitato.
Articolo 48
Articolo 49
Articolo 50
Qualsiasi Stato aderente deve sottomettere delle Proposte scritte, tramite il Segretario generale, per l’Emendamento della presente Carta. Dopo che questi Emendamenti sono circolati fra gli Stati aderenti, il Segretario generale deve invitare gli Stati aderenti a considerare gli Emendamenti proposti, prima di sottometterli al Concilio della Lega perché vengano adottati.
Articolo 51
Gli Emendamenti devono avere Effetto, per quanto concerne gli Stati aderenti che li hanno approvati, una volta che essi siano stato approvati da due terzi degli Stati aderenti.
Articolo 52
Qualsiasi Stato aderente può proporre Protocolli opzionali aggiuntivi alla presente Carta, ed essi devono essere adottati in Accordo con le Procedure usate per l’Adozione degli Emendamenti alla Carta.
Articolo 53
.
[1] Infatti sembra che gli Stati islamizzati abbiano posto differenti Riserve relativamente agli Articoli internazionali sui Diritti umani, e specificatamente delle Donne e dei Bambini, prima di ratificarne le Dichiarazioni/Carte, per cui la nascita della Dichiarazione (del Cairo) dei Diritti umani universali nell’Islam -> Convergenze e Divergenze fra la Dichiarazione internazionale dei Diritti umani universali e quella dei Diritti umani nell’Islam: http://www.estig.ipbeja.pt/~ac_direito/Borrmans_Convergenzeediverge...
[2] Il Verbo “raccomandare” in seno alla Comunità islamica (di cui si tratta, evidentemente, in questa Carta, visto che si basa sulla Shariah islamica), ricorda uno specifico Riferimento cranico: (Sourah AlImran 3:110) “Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah. Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n'è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi” [ Fonte: http://www.webalice.it/pvmantel/Commenti/Sura%203,%20La%20Famiglia%... ], e va notato che in tutto l’Articolo non si menziona minimamente un qualche Contatto da avere con la Comunità esterna a quella prettamente islamica, ovvero con quella internazionale. L’Articolo complessivamente dà quindi una Sensazione di Esclusività, per rapporto al Resto del Mondo, e meglio, al Resto dell’Umanità (la quale invece dovrebbe essere presa in Considerazione, laddove si parli di Diritti umani, come è il Caso di questa Carta araba, che avrebbe forse più propriamente dovuto chiamarsi Carta islamica, visto che ci sono Arabi non islamici, proprio come ci sono Islamici non arabi, sebbene l’Islam tenda ad arabizzare, anche sotto il Profilo storico, ogni suo Conquistato o Convertito, cfr. “Fedeli ad Oltranza” di V.S. Naipaul, di cui un Estratto qui: http://www.4shared.com/document/-dldGhfY/VS_Naipaul_-_Fedeli_ad_olt... ).
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Most Western societies are based on Secular Democracy, which itself is based on the concept that the open marketplace of ideas leads to the optimum government. Whilst that model has been very successful, it has defects. The 4 Freedoms address 4 of the principal vulnerabilities, and gives corrections to them.
At the moment, one of the main actors exploiting these defects, is Islam, so this site pays particular attention to that threat.
Islam, operating at the micro and macro levels, is unstoppable by individuals, hence: "It takes a nation to protect the nation". There is not enough time to fight all its attacks, nor to read them nor even to record them. So the members of 4F try to curate a representative subset of these events.
We need to capture this information before it is removed. The site already contains sufficient information to cover most issues, but our members add further updates when possible.
We hope that free nations will wake up to stop the threat, and force the separation of (Islamic) Church and State. This will also allow moderate Muslims to escape from their totalitarian political system.
These 4 freedoms are designed to close 4 vulnerabilities in Secular Democracy, by making them SP or Self-Protecting (see Hobbes's first law of nature). But Democracy also requires - in addition to the standard divisions of Executive, Legislature & Judiciary - a fourth body, Protector of the Open Society (POS), to monitor all its vulnerabilities (see also Popper).
1. SP Freedom of Speech
Any speech is allowed - except that advocating the end of these freedoms
2. SP Freedom of Election
Any party is allowed - except one advocating the end of these freedoms
3. SP Freedom from Voter Importation
Immigration is allowed - except where that changes the political demography (this is electoral fraud)
4. SP Freedom from Debt
The Central Bank is allowed to create debt - except where that debt burden can pass across a generation (25 years).
An additional Freedom from Religion is deducible if the law is applied equally to everyone:
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